Sviluppo importante, oggi 30 ottobre, nella guerra fra Palestina ed Israele. Alcuni tank dell’IDF (l’esercito israeliano) sarebbero entrati, secondo fonti locali, nel quartiere di al-Zeitoun: arrivati quindi alle porte di Gaza City hanno bombardato la strada Sallah Din e poi si sono ritirati. Continua la “nuova fase” dell’operazione di Israele contro Hamas: si avvicina l’invasione di terra della Palestina?

L’ingresso e poi la ritirata dei tank israeliani a Gaza City: l’invasione della Palestina si avvicina?

Tanti piccoli indizi sembrano fare una prova e in questo caso non sono prove positive per la Palestina e Gaza City: secondo fonti del posto, alcuni tank dell’esercito israeliano sarebbero entrati nei quartieri esterni di Gaza City e avrebbero bombardato una strada, per poi ritirarsi. L’invasione di terra che Israele ha fino a questo momento rinviato sembra ormai in dirittura d’arrivo, scavalcando quindi i timori di chi teme una guerra lunga e logorante.

L’incursione dei tank dell’IDF sarebbe durata circa un’ora e, anche se le brigate al-Qassam di Hamas hanno cercato di minimizzare i fatti, sarebbero stati esplosi colpi contro ogni veicolo presente sull’arteria Sallah Din, che collega il nord con il sud della Striscia. E’ la strada principale di Gaza e attaccarla significa cercare di tagliare in due la città.

A causa delle comunicazioni continuamente interrotte non è possibile fornire ulteriori dettagli: le brigate al-Qassam hanno comunque detto di aver respinto alcuni tank grazie a dei colpi di artiglieria, mentre l’agenzia francese France Press ha affermato che i tank israeliani avrebbero conquistato due quartieri di Gaza City.

Il portavoce dell’esercito israeliano: “Escalation nelle prossime ore”

Che l’invasione di terra sia ormai un’opzione non più rinviabile per Israele sembra suggerirlo anche una dichiarazione del portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari:

Le forze di terra, tank, forze di fanteria, forze blindate stanno muovendo in direzione dei terroristi. In alcune aree si sono raggruppati per cercare di prendere di mira le nostre forze e noi li attacchiamo dal cielo, è così che siamo riusciti a colpire 20 terroristi.

Mentre la comunità internazionale sembra sempre più dell’idea di chiedere ad Israele un modo di distinguere i guerriglieri di Hamas dai civili palestinesi, a Gaza la situazione alimentare ed igienica è precaria. I bambini sono costretti a bere acqua di mare (non trattata) per dissetarsi e i panettieri a Gaza sono stati minacciati di morte se non avessero messo in vendita le scorte di farina ricevute come aiuti umanitari.