La recente bozza della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto modifiche significative per i lavoratori autonomi con partita Iva in termini di contributi Inps. In particolare, l’articolo 31 prevede nuove disposizioni per il finanziamento dell’Iscro, ovvero l’Indennità per la continuità reddituale e operativa, destinata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps con determinati requisiti reddituali.

L’aumento dei contributi Inps nel 2024 finanzierà l’ISCRO

Per sostenere l’ISCRO, i titolari di partita IVA dovranno affrontare un aumento dei contributi. Questa decisione è stata presa per garantire una copertura solida per la cassa integrazione dei lavoratori autonomi. Già in passato, vi erano state variazioni nell’aliquota dei contributi. L’ultimo aggiustamento era avvenuto con un incremento dello 0,51%. Tuttavia, per il 2024, si prevede un incremento dello 0,35% che sarà applicato in maniera strutturale a partire dal 1° gennaio.

ISCRO 2024: chi sono i beneficiari

Il riconoscimento dell’ISCRO, stabilito dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, è stato ampliato in termini di reddito. Originariamente, per poter beneficiare dell’indennità, i lavoratori autonomi dovevano avere un reddito inferiore a 8.972,04 euro. Con le nuove disposizioni, il limite è stato portato a 12.000 euro.

Ci sono, inoltre, altri requisiti che devono essere soddisfatti:

  • Non percepire alcun tipo di trattamento pensionistico diretto o assicurazioni presso altre forme previdenziali.
  • Avere un reddito nel penultimo anno inferiore al 70% rispetto alla media dei due anni antecedenti.
  • Essere in regola con i contributi previdenziali.
  • Possedere una partita Iva attiva da almeno tre anni.
  • Dichiarare, nell’anno precedente, un reddito non superiore a 12.000 euro.

Come viene calcolato l’ammontare dell’ISCRO

L’indennità per la continuità reddituale e operativa varia tra 250 e 800 euro al mese. Il calcolo viene effettuato considerando il 25% della media dei redditi dei due anni precedenti all’anno di richiesta dell’indennità. È fondamentale notare che se, durante il periodo di percezione dell’indennità, si cessasse la partita IVA o si percepisse una pensione o un assegno, il beneficio verrebbe revocato.

Aumento contributi 2024 partite IVA e ISCRO: i dettagli

La Legge di Bilancio 2024, quindi, prevede non solo di rendere strutturale l’ISCRO ma anche di estendere la sua portata. Questa estensione vedrà un incremento dei potenziali beneficiari e avrà un costo di 16 milioni di euro per il 2024, raggiungendo un massimo di 23,4 milioni entro il 2033. Questi costi saranno sostenuti dagli stessi lavoratori autonomi con partita Iva attraverso l’aumento dei contributi Inps.

Riepilogando, a partire dal 1° gennaio 2024, secondo le previsioni dell’articolo 31 della proposta di Legge di Bilancio, i lavoratori autonomi con partita IVA vedranno un incremento nell’aliquota dei contributi INPS. Questo rialzo, del 0,35%, porterà l’aliquota complessiva al 26,07%, rispetto alla precedente percentuale del 25,72%.

Aumento contributi Inps 2024 sarà strutturale

Il mondo delle partite IVA non è nuovo a cambiamenti nelle aliquote. Infatti, nel passato, sono stati attuati incrementi nei contributi destinati alla Gestione Separata Inps, anche se questi erano temporanei e non strutturali come quello previsto per il 2024. Inizialmente, l’idea era di ritornare all’aliquota del 25,72% a partire dal 1° gennaio 2024, ma con la proposta di legge in discussione, l’incremento diventerà una caratteristica permanente del sistema.

L’essenza dell’incremento strutturale, come detto, è centrata sulla stabilizzazione dell’ISCRO, un sistema di cassa integrazione per lavoratori autonomi. Con la solidificazione dell’ISCRO, emerge la necessità di un adeguamento corrispondente nell’aliquota dei contributi. Il documento proposto precisa questo incremento, dettagliando come e perché si attuerà tale cambiamento.

L’adeguamento riguarderà direttamente i lavoratori autonomi aderenti alla Gestione Separata Inps. Questi lavoratori, se soddisfano certi requisiti, avranno anche la possibilità di accedere ai benefici dell’ISCRO, come ad esempio in situazioni dove il reddito annuo scende drasticamente, andando sotto il 70% della media dei redditi degli ultimi due anni.

Tuttavia, è fondamentale notare che la proposta per la Legge di Bilancio 2024 è ancora in una fase iniziale. Le fasi successive includeranno la presentazione del testo al Parlamento, seguita da discussioni dettagliate che guideranno eventuali revisioni. Solo dopo questo processo, che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, potremo avere una visione chiara e definitiva dei cambiamenti effettivi.