Quanto consuma un deumidificatore acceso tutto il giorno? Il deumidificatore costituisce un apparecchio altamente pratico e sempre più diffuso nelle abitazioni, trovando utilità sia nella stagione estiva che in quella invernale per la regolazione del livello di umidità all’interno delle pareti domestiche. Questo strumento si configura come un prezioso alleato che contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria nell’ambiente interno e, in generale, al comfort termico, avendo un impatto economico significativo sul bilancio familiare.
Quanto consuma un deumidificatore acceso tutto il giorno?
Un condizionatore d’aria, operante gran parte della giornata, risulta oneroso in termini di consumo di energia elettrica. D’altra parte, un deumidificatore, operando nello stesso arco di tempo, dimostra una notevole capacità di ridurre i consumi e, di conseguenza, di far risparmiare sulle bollette. Questo vantaggio è attribuibile non solo al principio di funzionamento dell’apparecchio ma anche al fatto che la potenza di un deumidificatore di solito si mantiene contenuta. Nei modelli di piccole dimensioni, la potenza raramente supera i 300 Watt.
Per avere un’idea approssimativa del consumo energetico di un deumidificatore portatile o di dimensioni ridotte da 300 Watt, possiamo considerare una media di 0,3 kWh, equivalente a 3 kW per ogni ora di funzionamento dell’apparecchio. Ciò si traduce in un consumo giornaliero di circa 7,2 kWh. Tuttavia, è importante notare che di solito il deumidificatore non funziona in modo continuo, ma viene attivato a intermittenza, in risposta alle esigenze di mantenere un livello adeguato di umidità all’interno della casa.
Fatta questa premessa, supponendo un costo approssimativo di 0,40 euro per kWh, che è il prezzo indicativo dell’energia elettrica nel mercato libero, possiamo calcolare che il consumo di un deumidificatore da 300 Watt si aggira intorno ai 14 centesimi di euro per ogni ora di funzionamento, con una spesa giornaliera quindi di 3,36 euro. È evidente che questi costi sono notevolmente inferiori rispetto a quelli associati a un condizionatore con la funzione “dry,” che per una potenza di 9.000 BTU ha un costo di circa 40 centesimi di euro per ogni ora di funzionamento.
Come risparmiare in bolletta?
Il consumo energetico di un deumidificatore risulta relativamente modesto, soprattutto se confrontato con quello di un sistema di condizionamento dell’aria. Tuttavia, essendo un dispositivo elettrico, il suo utilizzo incide sulla bolletta, pertanto è opportuno adottare alcune misure che possono contribuire a un ulteriore risparmio. Queste strategie non si limitano alla scelta di un fornitore di energia conveniente.
- Innanzitutto, è consigliabile selezionare un deumidificatore per l’abitazione con una classe energetica ottimale o, almeno, di elevata efficienza per ridurre i consumi e massimizzare le prestazioni.
- In secondo luogo, l’acquisto di un deumidificatore di ultima generazione adeguatamente dimensionato allo spazio da trattare è una scelta saggia. Ciò garantisce che la potenza e la capacità di estrazione dell’umidità siano adeguate alle esigenze effettive.
- Infine, per risparmiare energia durante l’utilizzo del deumidificatore, è essenziale configurare correttamente i parametri di controllo dell’umidità. Le linee guida del Ministero della Salute consigliano un intervallo tra il 40% e il 70%, con livelli inferiori durante la stagione invernale e superiori durante l’estate.