Il campione velista Milos Radonjic è stato arrestato due giorni prima dell’inizio della Barcolana, all’uscita del suo albergo a Trieste. Al suo posto ha gareggiato il fratello Marko, anch’egli esperto skipper, ma che in genere ricopre il ruolo di tattico. Ma come mai lo sportivo è finito in manette prima della competizione? Che cos’è successo? Il velista si è già difeso respingendo tutte le accuse.

Lo skipper Milos Radonjic arrestato prima della Barcolana a Trieste: cos’è successo

Nell’ultima edizione della Barcolana, la regata più famosa al mondo che si è tenuta a inizio ottobre 2023 a Trieste, a timone del racer di 24 metri Maxi Jena non c’era il solito skipper. Milos Radonjic infatti è stato arrestato due giorni prima della competizione ed è stato sostituito dal fratello.

Il motivo? Nel corso del pomeriggio di venerdì 6 ottobre, mentre usciva dall’albergo dove alloggiava a Trieste, il campione di vela è stato fermato da degli agenti della Questura. Essi lo hanno identificato e arrestato, dando seguito così ad un mandato di cattura internazionale emesso il 15 aprile 2023 dal Distretto Est di New York.

Dagli Stati Uniti dunque arrivava l’ordine di prendere e mettere in manette Milos Radonjic. Lo sportivo, montenegrino e famoso campione di 33 anni, è stato vincitore di molte regate prestigiose a bordo della sua amatissima imbarcazione. Ma, stando alle accuse che al momento vengono mosse nei suoi confronti, egli non sarebbe solamente questo.

Secondo l’Hsi, l’Homeland Security Investigations e le altre agenzie federali americane che hanno indagato su di lui, egli occuperebbe un ruolo di prestigio all’interno di una organizzazione criminale operante a livello internazionale. Lo hanno per questo soprannominato “The pirate ok the unknown”. Ovvero “Il pirata dell’ignoto”.

Quali sono le accuse?

Lo skipper è accusato di traffico di droga, di riciclaggio e di ingenti guadagni illeciti. Questo è quanto emerso nel corso delle indagini durate svariati anni, che si sono basate anche su intercettazioni. Secondo le accuse, lo sportivo avrebbe coordinato una serie di operazioni di pianificazione e di trasporto di sostanze stupefacenti in giro per il mondo.

Per questo motivo è arrivato il mandato di cattura internazionale. Il 33enne è finito in manette venerdì 6 ottobre 2023, a poche ore dall’inizio della regata, uno degli eventi più attesi dell’anno per i triestini e per gli appassionati di vela di tutto il mondo. Sullo skipper al momento pende una richiesta di estradizione avanzata dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti.

Milos Radonjic: “Scambio di persona”

Il campione di fronte alle autorità italiane si è subito difeso affermando che in realtà si tratterebbe di uno scambio di persona. Secondo Milos Radonjic, la persona che le Forze dell’ordine internazionale stanno cercando è un’altra. Sarebbe infatti di un caso di omonimia.

Il giorno dopo l’arresto la Corte d’appello di Trieste ha convalidato il fermo e ha disposto tutte le verifiche del caso. Da queste è emerso però che non ci sarebbe nessuno scambio di persone che sarebbe lui il presunto narcotrafficante.

Il legale dell’uomo, l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, che è anche presidente delle Camere penali internazionali, si è già opposto alla richiesta di estradizione per il suo assistito. Ha dichiarato:

Il Friuli è una terra che soffre terribilmente le conseguenze di una cooperazione giudiziaria, quella tra Usa e Italia, che ha arrecato danni al nostro sistema di giustizia. Mi riferisco al caso di Chico Forti o a quello di un uomo con doppia cittadinanza recentemente accusato di abusi sulla figlia. In entrambi i casi, gli Stati Uniti hanno palesato la assoluta indisponibilità a consegnare i due cittadini italiani alle nostre autorità. Sul piano dei rapporti bilaterali, ritengo inaccettabile ipotizzare l’estradizione di Radonjic.

Nonostante l’arresto dello skipper, la Maxi Jena (considerata una delle favorite alla Barcolana di Trieste 2023) si è presentata lo stesso. Al timone non vi era però il solito skipper ma il fratello, il quale di solito occupa il ruolo di tattico della squadra e di tutto l’equipaggio. Per loro però non è andata come sperato.

La nave ha tagliato il traguardo al quarto posto ma i giudici hanno contestato di aver acceso il motore due volte quando non avrebbero dovuto. Per questo motivo sono stati squalificati. A vincere la 55ma edizione della Coppa d’autunno è stato Furio Benussi, con Arca Sgr. Nella Barcolana 2022 invece era stata Wendy Schmidt a trionfare.