È morta all’età di 85 anni Liliana Bamboschek, una delle figure più iconiche e caratteristiche della vecchia Trieste, un’autentica “guardiana” delle tradizioni giuliane e, in particolare, del suo dialetto.
Chi era Liliana Bamboschek?
Nata nel 1938, Liliana Bamboschek ha dedicato la sua carriera alla professione di insegnante nelle scuole medie e nei licei di Trieste. Ha sempre manifestato un profondo interesse per la lingua e la cultura locali, attraverso il suo coinvolgimento in numerose associazioni culturali, tra cui gli “Amici della Lirica Giulio Viozzi” e il “Circolo Amici del Dialetto Triestino”.
La produzione artistica
Dal decennio degli anni Novanta fino al 2014, Liliana Bamboschek è stata la curatrice della collezione “Iera una volta a Trieste” all’interno della serie “Il Murice”, pubblicata dalla casa editrice Battello Stampatore. Questo lavoro ha rappresentato una vasta e dettagliata raccolta di ricordi, aneddoti, informazioni artistiche, storiche, culturali e antropologiche sulla Trieste dalle sue origini fino alla prima metà del Novecento.
Per oltre tre decenni, insieme al “Circolo Amici del Dialetto Triestino”, Liliana Bamboschek ha ideato e organizzato l’evento “A Trieste se cantava cussì”, un’iniziativa volta a preservare e tramandare canzoni e versi altrimenti dimenticati.
Nel campo della musica, la signora Bamboschek era anche una cantante e poetessa, con quattro album registrati in collaborazione con diversi gruppi musicali locali. Tra questi, spicca l’album “Refoli de Bora” pubblicato dalla casa discografica Record.
Infine, Liliana Bamboschek ha lasciato un’impronta nel campo dell’arte e della fotografia, presentando numerose mostre dal 1974 nella sua città natale, così come a Muggia e Grado. Tra queste esposizioni, va menzionata la mostra “Orizzonti di mare”, in cui ha presentato una variegata serie di collage che mescolavano materiali marini e pitture surreali, una collezione elogiata dalla critica d’arte Marianna Accerboni.
Oltre al suo coinvolgimento nelle attività culturali, Liliana Bamboschek è stata una giornalista, collaborando con il quotidiano “Il Piccolo”, nonché con la rivista musicale “La Cartellina” di Milano, e con programmi culturali trasmessi dalla Rai e dalla Radio Regionale di Trieste.