I servizi di streaming video sono gravati da strozzature di non poco conto. In particolare, a renderli problematici è la fornitura del cosiddetto ultimo miglio, che al momento viene affronto con i Content Delivery Networks (CDN). Il sistema varato, però, necessita di centri dati in ogni parte del globo, nelle vicinanze dei fruitori. La limitatezza numerica di questi centri, purtroppo, non facilita tale prossimità, traducendosi in immagini di scarsa qualità e frammentarietà della visione.
Per cercare di risolvere il problema è stata quindi progettata Theta, un network P2P in cui gli utenti apportano le risorse di calcolo e lo spazio su disco rigido che non utilizzano. In tal modo è possibile creare una rete effettivamente più vicina a coloro che intendono usufruire dello streaming video.
Cos’è Theta e a cosa serve
Theta ha visto la luce nel corso del 2018, su impulso di Mitch Liu e Yieyi Long. Si tratta di una blockchain peer-to-peer sulla quale chiunque può proporre soluzioni decentralizzate video, come serie televisive, film, eventi musicali, live streaming e altro.
Per migliorarne la visione Theta si propone di eliminare i possibili colli di bottiglia che la ostacolano, andando incontro alle esigenze di un’industria in forte crescita. Basta in effetti dare uno sguardo agli ultimi dati disponibili, quelli relativi ai primi nove mesi dell’anno scorso, per notare come il settore abbia messo a segno nel periodo esaminato un +14,8%.
Una crescita che, però, si trova ancora a fare i conti con problematiche di non poco conto. Oltre a quello del buffering, spicca l’insufficienza delle remunerazioni nei confronti dei creatori di contenuti da parte delle strutture centralizzate, detti streamers. In entrambi i casi Theta si propone di apportare miglioramenti significativi, in particolare facilitando la condivisione della banda larga.
Proprio il fatto di proporsi in tale veste ha permesso all’azienda di attirare l’attenzione di colossi del settore, a partire da Samsung, Google, Sony e Metro Goldwin Mayer. Mentre tra i partner spicca la presenza di NASA e World Poker Tour. Una evidente testimonianza del fatto che Theta è vista come la possibile risposta ad una problematica avvertita nella vita reale.
Come funziona Theta
Il funzionamento di Theta è rivolto alla risoluzione di problemi che gravano sul live streaming. La soluzione ideata per dare una risposta efficace in tal senso è fondata su due fattori:
- una rete interna, simile ad una rete mesh, in cui le comunicazioni tra i nodi che la compongono sono facilitate dall’utilizzo di un token;
- una blockchain, basata sul sistema Resource Oriented Micropayment Pool, che consente di effettuare facilmente la miriade di micropagamenti destinati ad alimentare la rete, oltre alla trasmissione dei dati al suo interno.
Oltre a rete e blockchain, occorre sottolineare la presenza di altre caratteristiche tecnologiche che permettono a Theta di avere grande reputazione tra gli addetti ai lavori. A partire da un sistema Multi-Level BFT e da un meccanismo di consenso Byzantine Fault Tolerance, il quale agevola le transazioni, assicurando loro elevata velocità. E, ancora, il Resource-Oriented Micropayment Pool, cui spetta il compito di impedire il pericoloso fenomeno della doppia spesa.
Il protocollo è open source, consentendo di conseguenza a chiunque di appoggiarsi alla blockchain per poter sviluppare applicazioni decentralizzate. Nel sistema che ne risulta, il token THETA è chiamato a svolgere una doppia funzione: oltre a essere utilizzato per lo staking, consente infatti ai possessori la partecipazione ai processi di governo interni.
Le prospettive future
Al momento, Theta è posizionata al 59° posto nella classifica relativa alla capitalizzazione di mercato del settore. Possiamo quindi dire che non ha ancora sfondato tra gli investitori, anche a causa della gelata abbattutasi sulle criptovalute nel corso dell’ultimo biennio.
Proprio il fatto di proporsi come risposta a esigenze sempre più avvertite in una settore in grande espansione come il live streaming, però, sembra il lasciapassare per un futuro migliore. Anche perché consente a Theta di non dover fare affidamento esclusivamente sull’effetto di trascinamento di Bitcoin. Proprio per questo motivo non pochi analisti si sbilanciano per l’immediato futuro, prevedendo una forte crescita della sua quotazione. Una previsione la quale potrebbe essere del resto agevolata da una schiarita che già inizia a farsi sentire, in ambito crypto.