Una presunta volontà dell’Occidente di estendere sempre più la guerra dall’Ucraina verso l’Asia, e in particolare nella zona del Pacifico: questo il messaggio portato dal ministro degli Esteri della Russia Sergey Shoigu a Pechino.

Il funzionario di Putin si trova in Cina per partecipare allo Xiangshan Forum, nota e affermata manifestazione sulla difesa e sulla sicurezza, sponsorizzata dal Ministero della Difesa del Dragone. Negli scorsi mesi, Shoigu si era recato anche in visita in Corea del Nord.

Tra i punti salienti del suo discorso spiccano le perdite dell’Ucraina nel conflitto, che ammonterebbero a più di 90.000 militari uccisi e feriti durante la controffensiva dell’ultima estate. Shoigu ha insistito che la Federazione Russa sarebbe pronta a discutere la soluzione postbellica della crisi in Ucraina.

Shoigu in Cina: Occidente vuole guerra verso il Pacifico, Russia pronta a scontro tra potenze nucleari

Tra gli altri argomenti, lo scambio di informazioni sui presunti lanci missilistici che gli Usa stanno organizzando con la Repubblica di Corea e il Giappone, allo scopo di dissuadere Russia e Cina. Secondo Mosca, la linea dell’Occidente di inasprire il conflitto con la Russia potrebbe portare a uno scontro militare tra le potenze nucleari.

Sempre l’Occidente, secondo Shoigu, sarebbe autore di un disegno per infliggere alla Russia una “sconfitta strategica” nella guerra ibrida.

Un attacco alle potenze che fanno quadrato attorno all’Ucraina è arrivato anche dal generale Zhang Youxia, vicepresidente della Commissione militare centrale (Cmc) Cinese, organismo presieduto dal presidente Xi Jinping. In apertura dello Xiangshan Forum, il generale ha attaccato i Paesi che “creano deliberatamente turbolenze, interferiscono nelle questioni regionali e negli affari interni di altri Paesi, e istigano rivoluzioni colorate”.

Un plauso, al contrario, all’iniziativa di sicurezza globale del presidente Xi Jinping, che “mostra al mondo la giusta direzione per la sicurezza comune e la pace duratura“, ha detto Zhang.

Il portavoce ucraino: Russia sta concentrando 40mila uomini nella direzione di Avdiyiv. Bombe su Kherson, morta una donna

Un’armata da 40mila uomini, tuttora in via di espansione, nella direzione di Avdiyiv: questa l’ultima indiscrezione proveniente da Oleksandr Shtupun, portavoce del gruppo di truppe Tavriy delle forze armate ucraine, relativa alla Federazione Russa. A riportarlo è RBC-Ucraina.

Su Facebook, l’Amministrazione militare regionale di Kherson ha riferito di un attacco con l’artiglieria sulla città di Kherson. Il raid di Mosca è avvenuto nella serata di ieri, domenica 29 ottobre. Due persone sono rimaste ferite: una donna di 43 anni, colpita ad un arto dalle schegge di un’esplosione, e un uomo.

A riportare la notizia è Ukrinform, che precisa come sempre nella giornata di ieri, per via dei bombardamenti russi sul villaggio di Novoberyslav, nella regione del Kherson, un uomo di 46 anni è morto per le ferite riportate.

Oggi, lunedì 30 ottobre, l’esercito russo ha attaccato il distretto Tsentralnyi, nella città di Kherson, dalla riva sinistra temporaneamente occupata dell’oblast di Kherson. Il raid di Mosca ha danneggiato grattacieli e ucciso una donna. Tre i feriti, mentre uno degli appartamenti ha preso fuoco a seguito dell’attacco.