Cosa sono i tunnel di Gaza? Al di sotto della città di Gaza si sviluppa una fitta rete di gallerie sotterranee. La sua reale estensione non è nota con certezza. Le stime fatte dalle forze di difesa israeliane attestano in 1000 – 1300 il numero di tunnel. Un vero labirinto che ha acquisito il soprannome di “Metropolitana di Gaza”.
Cosa sono i tunnel di Gaza: rete nata già negli anni ‘80
I tunnel si estendono per centinaia di chilometri al di sotto del territorio di Gaza. Sembra che l’intricata rete abbia addirittura uno sviluppo di 500 chilometri. Dati mai confermati e frutto solo dell’analisi delle truppe di ricognizione dell’esercito israeliano.
Di recente però la vastità delle gallerie sotterranee è stata confermata da Yocheved Lifshitz, una donna israeliana di 85 anni rilasciata dopo essere stata ostaggio dei miliziani di Hamas.
I tunnel hanno ingressi e uscite in ogni luogo di interesse strategico. Da scuole ad ospedali fino a importanti edifici civili.
La loro realizzazione parte nei primi anni ’80. Venivano infatti utilizzati come passaggi segreti da parte dei transfrontalieri per le attività di contrabbando di armi e carburante tra Gaza ed Egitto. La scoperta del primo cunicolo di questo tipo infatti risale al 1983.
Durante gli anni ’90 i miliziani palestinesi hanno aumentato il reticolo per ottenere i rifornimenti durante la guerra con Israele.
Nel corso del periodo successivo, alcuni di essi sono stati chiusi o riconvertiti. Israele infatti rivendica di aver distrutto almeno 100 km di tunnel esistenti. Tuttavia l’enorme estensione arriverebbe a 500 km complessivi.
Con lo smantellamento dei presidi militari di Israele e il ritiro delle truppe dalla striscia di Gaza, il territorio è passato nelle mani di Hamas. Come conseguenza le milizie hanno ulteriormente rafforzato il sistema di gallerie. I tunnel sono diventati così uno strumento importantissimo per il gruppo militare per camuffare i collegamenti e ordire i piani di attacco nei confronti di Israele con la sicurezza di non essere visti.
Non a caso nei recenti episodi di rapimenti di civili israeliani, gli ostaggi sono stati fatti prigionieri nelle profondità di questi tunnel in modo che l’esercito di Israele non avesse la possibilità di liberarli.
Come sono fatti e a cosa servono i tunnel
La rete di gallerie arriva ad una profondità di almeno 45 metri. Fonti non ufficiali però parlano che si estenda addirittura fino a 80 metri nel sottosuolo. I cunicoli sono interamente in cemento armato. Hanno una dimensione di circa 2 metri di altezza e 1 – 1,5 metri di larghezza. In alcuni pezzi sono sufficientemente ampie da consentire non solo il passaggio a piedi ma anche in sella a motociclette o asini.
Altri tratti sono dotati di binari in modo da far passare carrelli allo stesso modo delle miniere per muovere merci ed equipaggiamento militare.
Circa dieci anni fa Israele ha scoperto che uno di questi percorsi arriva da Gaza al territorio israeliano. Questo tunnel aveva lo sviluppo di 2,5 chilometri ed era situato 20 metri sotto terra.
Oggi i tunnel permettono le comunicazioni tra una parte all’altra della città di Gaza senza essere notati dall’intelligence israeliana. L’enorme spazio sotterraneo è poi utilizzato come deposito di viveri, medicine, armi e carburante, indispensabili in questa fase di guerra prolungata.
Dalle informazioni diffuse da un alto funzionario libanese, Hamas avrebbe scorte sufficienti per combattere per un periodo di tre o quattro mesi.
L’estensione fino al territorio israeliano permette invece ai miliziani di Hamas di effettuare incursioni terroristiche.
Le forze di difesa israeliane si stanno preparando ad un’ingente azione via terra, con l’irruzione all’interno dei tunnel. D’altronde da giorni le truppe di ricognizione stanno analizzando il territorio attraverso sensori termici e elaborazioni radar e aeree in modo da avere un quadro più definito dello sviluppo delle gallerie. L’imminente azione armata si avvarrà anche delle così dette Sponge Bombs, che bloccheranno il passaggio tra i cunicoli.