Cos’è il ritmo circadiano? Si tratta di un insieme di azioni chimiche e fisiologiche che si ripetono con regolarità ogni 24 ore seguendo l’alternanza del giorno e della notte. Il nostro organismo è infatti in perfetta simbiosi con la natura e l’ambiente che ci circonda attraverso questo ritmo. Ciò determina un equilibrio regolare con effetti positivi per la nostra salute.

Cos’è il ritmo circadiano: le origini del nome

Il termine ritmo circadiano deriva dal latino “circa diem” e indica infatti la ripetitività in un periodo di un giorno. Fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo dallo scienziato Franz Halberg, studioso statunitense e fondatore della cronobiologia. Tuttavia la ricerca su come gli organismi si adattino alla ciclicità della giornata fu condotta fin dal XVIII secolo quando l’astronomo Jean Jacques Dortous de Mairan analizzò lo stesso fenomeno nelle piante di mimosa pudica.

Nel 1939, invece, il fisiologo Nathaniel Kleitman verificò l’esistenza del ritmo proprio all’interno del corpo umano grazie ad un esperimento svolto nella grotta di Mammoth.

Attraverso il ritmo circadiano il nostro organismo regola le più importanti attività fisiologiche come la regolazione del ciclo del sonno, la secrezione di ormoni e il metabolismo. In pratica riusciamo ad adattare le funzioni biologiche con l’alternanza del buio e della luce nell’arco delle 24 ore.

Non è ben chiaro come il nostro corpo riesca a regolare il ritmo. Si pensa che siano alcune protocellule a funzionare da orologi biologici in modo da proteggere replicazione del DNA dall’alta radiazione ultravioletta durante il giorno.

Altre funzioni invece tendono ad avere un periodo di ripresentazione più lungo. Si parla in questi di casi di ritmi circasettimanali, circamensili, circannuali.

Regola il sonno e il sistema circolatorio

Il ritmo circadiano controlla molte delle funzioni fisiologiche importanti per il sostentamento dell’organismo. L’esempio più lampante è la regolazione del ciclo veglia – sonno. Attraverso la secrezione della melatonina infatti il nostro organismo riesce a predisporsi per il giusto riposo ed effettuare così tutte quelle operazioni fisiologiche necessarie in un periodo di non veglia. Il nostro corpo infatti si accorge dell’arrivo del periodo notturno e prepara l’organismo al riposo attraverso il rilascio di melatonina.

Il sonno infatti è indispensabile, oltre che per il riposo, per diverse attività celebrali, per il rafforzamento della memoria e come anticipato per la riproduzione cellullare.

Il ripetersi delle azioni in un periodo di 24 ore consente all’organismo anche di controllare la variazione di temperatura corporea e diversi altri parametri legati al sistema circolatorio.

Agisce su ormoni e metabolismo

Allo stesso modo questa naturale regolazione fa sì che il nostro organismo secerna con la corretta cadenza il giusto quantitativo di cortisolo e di altre sostanze biologiche.

La melatonina viene rilasciata dalle ore 21:00 fino a circa le ore 7:30. Le operazioni dell’intestino iniziano invece alle 8:30 circa e si placano prima del riposo. Il testosterone, ormone maschile che regola la funzione sessuale, si attiva dalle ore 9.

È il ritmo circadiano poi ad essere responsabile del processo metabolico. Agisce infatti sui livelli di glucosio, insulina, lipidi, sul dispendio di energia ed anche sull’appetito.

Generalmente cosa mangiamo e la quantità di cibo ingerito dipende anche da una predisposizione genetica. Il nostro organismo infatti tende per natura ad accumulare risorse energetiche quando dispone di grandi quantità di cibo.

Tuttavia l’alimentazione deve avvenire nelle ore diurne. La ricerca ha infatti dimostrato come mangiare durante la fase di riposo aumenterebbe il rischio di obesità, di insorgenza di diabete o di malattie epatiche e cardiovascolari.

In poche parole, l’alterazione esterna di tutte queste attività biologiche scatena delle reazioni deleterie per il nostro organismo, capaci anche di ridurre notevolmente la speranza di vita.