Nella giornata di ieri, si è aperto il Peace Formula Summit a Malta, vertice di pace indetto dall’Ucraina per discutere il piano del presidente ucraino Zelensky. Qui si sono raccolti “oltre 65 Paesi, occidentali e del Sud globale“, come ha reso noto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak. Se fino a ieri non si conosceva ancora la lista dei partecipanti al summit, oggi si può affermare che questa comprendeva rappresentanti degli Stati Uniti, dell’Inghilterra, della Turchia, del Brasile, del Sud Africa, dell’India e dell’Unione Europea. In rappresentanza dell’Ue si sono recati a Malta Simon Mordue (capo consigliere per gli affari esteri del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel) e Bjorn Seibert (capo di gabinetto della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen).
Guerra Russia-Ucraina, secondo giorno di lavori al vertice di Malta: le parole di Zelensky
Il presidente Zelensky, tramite un video divulgato sul proprio canale Telegram, ha ringraziato i rappresentanti dei Paesi presenti a Malta per la partecipazione e il sostegno. Zelensky ha poi iniziato un discorso appassionato, finalizzato a sottolineare l’importanza di avallare la formula di pace in 10 punti:
Si dice in diverse lingue che la storia dell’umanità è una storia di guerre. Ma io voglio che un giorno tutti noi possiamo dire: d’ora in poi, la storia dei popoli è solo una storia di pace. Un’aspirazione che è alla base del diritto internazionale e del suo fondamento, la Carta delle Nazioni Unite. Qui in Ucraina, in Medio Oriente e in Africa, la risposta è il pianto delle madri che seppelliscono i loro figli e le loro figlie uccisi nelle guerre e la disperazione dei bambini orfani di guerra. Noi possiamo e dobbiamo dare una risposta diversa.
La convinzione del presidente è che le azioni congiunte per raggiungere una formula di pace “possono portare al ripristino dell’integrità territoriale del nostro Paese e alla piena applicazione del diritto internazionale, cioè a una pace duratura e giusta“. Il consigliere presidenziale Yermak, a sua volta, ha fatto notare che “gli sforzi diplomatici dell’Ucraina stanno dando i loro frutti” e “il sostegno internazionale alla formula di pace ucraina sta crescendo“, fino a diventare “globale“.
Lavrov: “L’occidente ha creato un mostro: il presidente Zelensky”
Dall’altra parte della cortina, arrivano le parole taglienti pronunciate dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in un’intervista all’agenzia di stampa bielorussa, BelTA. Qui Lavrov ha affermato che “l’Occidente ha creato un mostro: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e ora comincia a preoccuparsene. Zelensky e soci non obbediscono più molto all’Occidente e chiedono più soldi, più armi“. L’accusa rivolta all’Occidente è di aver cancellato tutto ciò che di russo c’è un Ucraina, per trasformarlo in uno “strumento obbediente neonazista“:
Hanno attaccato tutto ciò che è russo, la nostra storia. Stanno già ritenendo noi, non Hitler, responsabili della Seconda Guerra Mondiale. Ci sono attacchi alla nostra lingua, alla nostra educazione, ai media, alla cultura. Distruggono i monumenti a coloro che hanno creato Odessa e altre città della Novorossiya. Hanno rimosso il monumento a Caterina la Grande e il monumento a Potemkin dalla parte centrale di Odessa e esattamente una settimana dopo si sono recati presso l’UNESCO e hanno registrato questa parte centrale di Odessa come patrimonio culturale dell’umanità.
Sul fronte delle operazioni militari, arriva un’altra accusa a Kiev, colpevole, secondo Mosca, di aver danneggiato un impianto di stoccaggio di scorie nucleari durante un attacco di droni sulla centrale nucleare di Kursk durante i combattimenti per il controllo della città orientale di Avdiivika. Lavrov ha affermato che tre droni armati di esplosivo hanno colpito la centrale giovedì sera, danneggiando sia l’edificio amministrativo sia un magazzino di scorie nucleari. Il servizio stampa della centrale ha confermato l’attacco, tuttavia ha dichiarato che non ci sono stati danni significativi o vittime e che le operazioni continuano senza grossi problemi.