Sulle pensioni anticipate, in base ai vincoli che stanno emergendo dalla legge di Bilancio del governo guidato da Giorgia Meloni, c’è un rischio concreto di dover rimandare l’uscita. L’eventualità sussiste rispetto a requisiti che avranno validità fino al 31 dicembre 2023 ma che, proprio la Manovra 2024, renderà più difficili da raggiungere a partire dal prossimo anno. A tal proposito, sono quattro le novità che rischiano di rendere più difficile per i lavoratori il poter anticipare l’uscita dal lavoro per agganciare la prima data utile per la pensione.
Particolari difficoltà si potrebbero riscontrare per la pensione a 64 anni di età, oltre al requisito anagrafico dei 62 anni legato, anche nel 2024, alla quota 103. Questo ultimo canale di uscita anticipata, tuttavia, rispetto alla misura in vigore quest’anno, conterrà vari paletti di contrasto alle uscite di massa, primi tra tutti il ricalcolo dei versamenti con il sistema contributivo puro, il limite della pensione erogabile dall’Inps fissata a quattro volte il trattamento minimo (circa 2.250 euro ai valori del 2023) e l’allungamento delle finestre mobili.
Pensioni anticipate, perché nel 2024 si rischia di dover rimandare l’uscita?
Si complica la possibilità di andare in pensione anticipata nel 2024 seguendo i nuovi vincoli che potrebbero arrivare dall’approvazione della nuova legge di Bilancio del governo di Giorgia Meloni. In particolare, aggravamenti dei requisiti potrebbero essere votati per la pensione a 64 anni (unitamente a 20 anni di contributi) dei lavoratori appartenenti al sistema contributivo puro, ovvero per chi ha iniziato a lavorare e a contribuire dopo il 31 dicembre 1995.
Ad oggi, la pensione anticipata dei 64 anni di età necessita anche di un ulteriore requisito. Ovvero, la pensione che si matura deve essere di almeno 2,8 volte maggiore dell’assegno sociale. La legge di Bilancio 2024 potrebbe aumentare questo rapporto, fissandolo a un minimo di 3 volte. Ma si sono fatte simulazioni anche su indici pari a 3,3 volte. Qualche sconto potrebbe essere riservato alle lavoratrici madri: l’aver avuto un figlio farebbe scendere il vincolo a quello in vigore fino al 31 dicembre 2023, ovvero a 2,8. Con due figli, lo sconto farebbe scendere l’indice a 2,6 volte la pensione sociale. In tal senso, si possono intravedere degli sconti simili a quelli applicati all’opzione donna.
Pensioni anticipate rimandare uscita per requisito dell’assegno mensile
Una seconda novità che potrebbe arrivare con la legge di Bilancio 2024 è quella relativa all’importo della pensione anticipata per i lavoratori del sistema contributivo. Il governo potrebbe fissare un tetto di erogazione Inps fissato a cinque volte il trattamento minimo dell’Istituto di previdenza. Considerando una pensione minima fissata per l’anno 2023 a 563,74 euro, il mensile massimo erogabile dall’Inps sarebbe pari a 2.818,70 euro al lordo, da aggiornare al 2024.
Il tetto di pensione rimarrebbe in vigore per il contribuente fino alla maturazione della pensione di vecchiaia, fissata fino a tutto il 2026 a 67 anni di età. Da notare che lo stesso limite è fissato, nel 2023, per chi è andato in pensione con quota 103: la pensione massima è pari a 2.818,70 euro fino alla maturazione della vecchiaia dei 67 anni.
La legge di Bilancio 2024 potrebbe abbassare il tetto di pensione mensile erogata dall’Istituto di previdenza per chi esce, dal 1° gennaio prossimo, con quota 103. Il nuovo tetto sarebbe fissato a quattro volte il trattamento minimo, pari a 2.254,96 euro mensili al lordo.
Ecco le ultime novità che riguardano la pensione a 64 anni
Ulteriori novità sulla pensione anticipata per i lavoratori del contributivo arriverebbero sulle finestre mobili. Per questa modalità di uscita, infatti, il governo potrebbe istituire una finestra di tre mesi (sempre), con decorrenza dalla data di maturazione dei requisiti di prepensionamento.
Inoltre, il requisito dei 20 anni di contributi versati, potrebbero essere assoggettati agli adeguamenti della speranza di vita, oggi già operanti per stabilire i requisiti anagrafici della pensione di vecchiaia e contributivi della pensione anticipata.