Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nella serata di oggi, sabato 28 ottobre 2023, ha parlato per la prima volta in conferenza stampa con i giornalisti da quando sono iniziati gli attacchi tra Israele e Gaza lo scorso 7 ottobre.

Netanyahu per la prima volta in conferenza stampa dall’inizio del conflitto

Il premier di Israele Benjamin Netanyahu oggi 28 ottobre 2023 parla per la prima volta in conferenza stampa davanti ai giornalisti da quando è iniziato il conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, lo scorso 7 ottobre. Il primo ministro nei giorni scorsi per tre volte ha pronunciato dei discorsi rivolti direttamente alla nazione.

Il premier ribadisce davanti alla stampa la sua incrollabile fede nella lotta contro Hamas e nel suo discorso ha più volte sottolineato che alla fine della guerra contro Gaza sarà Israele a vincere. Questo conflitto per Netanyahu è una lotta tra il bene e il male, le cui sorti saranno in grado di modificare il destino del mondo arabo e dell’Occidente. Il Premier ha dichiarato che:

“I nostri alleati nel mondo occidentale e i nostri partner nel mondo arabo sanno che se non vinciamo, saranno i prossimi ad essere coinvolti nella campagna di assassinio dell’asse del male. Ci sono momenti in cui una nazione si trova di fronte a due opzioni: esistere o cessare. Ora ci troviamo in questa prova. Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male. Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale”.

Conferenza stampa, Netanyahu: “Israele non combatte solo la nostra guerra ma per tutta l’umanità”

Nelle parole pronunciate da Netanyahu in conferenza stampa oggi davanti ai giornalisti ha ricordato l’appoggio che il mondo occidentale sta offrendo in questi giorni alla causa di Israele, alla lotta contro Hamas, riferendosi in particolare alla solidarietà manifestata dai leader di Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Francia e Paesi Bassi. Alla conferenza erano presenti anche il ministro della Difesa Yoav Gallant e al leader di Unità nazionale, Benny Gantz.

Il Premier sul sostegno dei paesi europei e degli Usa ha dichiarato che:

“Israele non sta combattendo solo la nostra guerra, ma una guerra per tutta l’umanità. I leader hanno portato un messaggio chiaro: non solo vi sosteniamo, ma speriamo anche nella vostra vittoria”.

In merito alle responsabilità della guerra tra Israele e Gaza, al massacro di civili innocenti il primo ministro israeliano ha ribadito che:

“Tutti noi dopo la guerra dovremo dare risposte a domande molti difficili. Incluso me. Nessuna pietra resterà sul campo senza che la rigireremo. Ma adesso la priorità è la vittoria sul potere malefico di Hamas. La guerra dentro Gaza sarà dura e lunga, sarà la nostra seconda guerra di indipendenza. Vogliamo restituire agli assassini quello che hanno fatto. Il nostro fine è l’eliminazione completa del nemico”.

Alla domanda di un giornalista sul possibile coinvolgimento dell’Iran nascosto dietro gli attacchi di Hamas, Netanyahu ha risposto che:

“L’Iran sostiene Hamas, il 90% dei finanziamenti viene da Teheran. Senza l’Iran non c’è né Hamas, né Hezbollah. Non posso dire per questioni di sicurezza se il 7 ottobre c’è stato un coinvolgimento diretto dell’Iran, ma l’Iran ha costruito la sua macchina da guerra”.