Venerdì mattina, nell’intervallo delle lezioni, un gruppo di almeno sette giovani teppisti incappucciati, con il volto coperto da passamontagna, ha fatto irruzione nell’Istituto Puecher di Rho, Milano: vestiti di nero, hanno lanciato petardi, creando panico tra gli studenti e il personale scolastico. Uno di loro sembrava ostentare una pistola, che successivamente è risultata essere un giocattolo.

Rho, scuola assaltata da teppisti incappucciati: il preside minaccia denuncia

L’episodio, riferito da alcuni quotidiani locali, ha scatenato la paura nella scuola. I vandali hanno preso di mira il laboratorio di Termica, distruggendo arredi e attrezzature. Fortunatamente, studenti e insegnanti sono riusciti a documentare l’accaduto tramite video, che verranno consegnati alle autorità competenti per l’identificazione dei responsabili.

Le voci su possibili spari hanno circolato nelle chat dei genitori e degli studenti, aumentando ulteriormente la tensione. Tuttavia, il sito dell’Istituto di Rho ha fornito una ricostruzione ufficiale dell’accaduto, dichiarando:

Durante lo svolgimento del primo intervallo, sette individui a volto coperto si sono introdotti nel cortile della sede Puecher, accendendo fumogeni, facendo scoppiare petardi e introducendosi in un’aula danneggiandone gli arredi e le dotazioni tecnologiche. Abbiamo ragione di pensare che possa trattarsi di studenti o ex studenti della scuola.

Il dirigente scolastico, Emanuele Contu, ha dichiarato:

Abbiamo ragione di pensare che possa trattarsi di studenti o ex studenti della scuola. Segnaleremo con nome e cognome ai carabinieri l’identità di tutti coloro che riusciremo a riconoscere. Quello che è accaduto è una aggressione alla scuola, non una bravata, quindi un atto di delinquenza.

La sicurezza della scuola, supportata dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e dai video girati dai docenti, lavorerà a stretto contatto con le forze dell’ordine per individuare i responsabili e garantire il diritto allo studio degli iscritti.

Il preside: “Riconosciuti alcuni responsabili”

Il preside ha annunciato che lunedì mattina formalizzerà la querela e segnalerà i nominativi dei ragazzi riconosciuti nei filmati alle autorità. Il gruppo, apparentemente composto da dodici giovani, di cui sette sono riusciti ad entrare nella scuola, ha agito nel silenzio, senza proferire una parola. Questo atteggiamento sembra indicare la paura di essere riconosciuti.

Tuttavia, le immagini delle telecamere di sorveglianza e i video girati dai docenti hanno catturato chiaramente il loro comportamento. Il preside ha rilevato che almeno alcuni sembravano conoscere gli ambienti della scuola, suggerendo una certa familiarità con l’istituto.