“Palestina libera“. È questo il coro che accompagna i tantissimi che scendono in piazza a Roma. Arrivano da tutta Italia e sembrano ben più dei 5.000 previsti all’inizio. È la manifestazione pro-Palestina che sfocia in un lungo corteo. Una lunga fila da Porta San Paolo, da Piramide, fino a piazza San Giovanni. Il titolo della giornata è “Contro la guerra e per una giusta pace” ed è organizzata dalla comunità palestinese del Lazio. I tanti partecipanti chiedono la fine dei bombardamenti israeliani su Gaza, sventolano bandiere palestinesi, sono arrabbiati per la decisione del governo italiano di astenersi dinanzi alla risoluzione Onu sul cessate il fuoco nella Striscia. Rabbia viene rivolta anche verso i giornalisti.
A Roma la manifestazione pro-Palestina: contestati i giornalisti, rubata la bandiera di Israele
Secondo molti tra i presenti, la stampa è responsabile di offrire un’informazione distorta o comunque faziosa sul conflitto, una guerra tra una superpotenza militare e un popolo chiuso nella sua terra. Tra i contestati un noto youtuber, che qualcuno, nell’ultimo video che trovate in questa pagina, forse riconoscerà, e un giornalista per una infelice domanda su Hamas. Tag24.it, nel frattempo, vi raccontava dell’incredibile episodio alla Fao con il furto della bandiera di Israele.
Nelle immagini raccolte da Francesco Fatone e Michele Lilla, anche le interviste all’ex portavoce di Potere al Popolo, Giorgio Cremaschi, e a Walter Tucci del Partito Comunista.
Cremaschi (PaP): “Chi non si schiera contro questo genocidio è complice”
“L’astensione dell’Italia dalla risoluzione Onu è un segnale di viltà – dice Cremaschi – perché siamo di fronte a un genocidio e l’Onu chiedeva a grandissima maggioranza di fermarlo. Siamo di fronte a una strage immane e vedo che l’Occidente o la copre, come fa Biden, oppure offre semplicemente viltà. Come nel caso della Comunità europea. Come si fa ad astenersi? Oggi noi siamo qui anche per questo. Per svegliare le coscienze, visto che rischiamo di abituarci a cose inenarrabili. Far passare per diritto di difendersi di Israele lo sterminio di due milioni di persone è fuori da qualsiasi concezione. Chi non si schiera contro questo è complice”.
Tucci (PCI): “Perché questo accanimento contro la Palestina?”
“In questa tragedia – il pensiero di Tucci – bisogna anche capire le ragioni per cui bisogna accanirsi esclusivamente su una delle due parti. È un errore, così come un errore è stato commesso nella guerra Russia-Ucraina. Per gli ucraini si parla del diritto a difendersi, perché non si dice lo stesso per i palestinesi? I palestinesi cercano la pace da 70 anni e non mi sembra che dall’Europa ci sia questa volontà nel concedergliela”.
Nel frattempo il conflitto è ben lungi dall’interrompersi. Nel video che segue, il racconto per immagini della giornata.
Qui la galleria fotografica: