Cos’è la tecnica Alexander? Si tratta di una modalità di movimento del proprio corpo che ha come scopo quello di evitare comportamenti dannosi e di sostituirli con alcuni più efficaci e salutari.
Questa disciplina si basa su diversi assunti che permettono a chi si affida a questo metodo di ottenere una vera e propria rieducazione psicofisica in grado di migliorare ed armonizzare i rapporti tra postura, respirazione e movimento.
Cos’è la tecnica Alexander: le sue origini e come funziona
L’idea è nata da Frederick Matthias Alexander (1868-1955) che ha dato anche il nome alla tecnica e l’ha sviluppata dopo un caso di infortunio. Un attore infatti aveva perso la voce e i medici nonostante i tentativi non riuscivano a trovare nessuna causa possibile. Così Alexander iniziò a studiare il caso basandosi proprio sull’uso del suo corpo per una rieducazione psicofisica che aveva l’obiettivo di risolvere il problema.
Per 10 anni il dottore infatti, attraverso degli specchi, osservò tutte le reazioni del corpo agli stimoli. Questo gli permise di mettere a punto la sua tecnica.
Il metodo Alexander consiste di fatto in alcune semplici manipolazioni e indicazioni verbali che il terapista mette in atto per aiutare l’individuo ad usare meglio la propria muscolatura.
Grazie a questi movimenti si è in grado di liberarsi da tensioni eccessive e si ritrova la capacità di riallineamento di testa, collo e schiena, riscontrando poi anche un grande beneficio sulla respirazione.
Tutto il sistema si basa su un pensiero costruttivo che ci consente di eliminare i comportamenti automatici che risultano pericolosi per l’organismo.
Per avere dei risultati ottimali ci si concentra su due aspetti:
- Inhibition, ovvero la scelta di non reagire d’impulso pensando di compiere un gesto;
- Directions, cioè le istruzioni mentali utili per favorire reazioni espansive nel corpo.
A cosa serve
Il metodo è molto utile per tutti ma specialmente per gli artisti poiché consente di agire positivamente sulla mobilità del corpo. Si può dire che esso serva a riscoprire la propria unità psicofisica, elemento alla base di qualsiasi gesto che decidiamo di compiere.
I movimenti e i le tipologie di respirazioni che si applicano servono infatti per sviluppare una coscienza interna che ha come obiettivo quello di “abitare il corpo” diversamente rispetto a come si è abituati. In un certo senso si impara nuovamente a muoversi, respirare e a gestire il proprio corpo.
Questo metodo è senza dubbio consigliato a tutte le persone che soffrono di dolori alla schiena e che hanno delle forti tensioni a collo e spalle. Risulta inoltre, utile anche per le persone con problemi specifici come scoliosi, ipercifosi, iperlordosi e sindrome di Scheuermann.
Come si svolge una lezione
Una lezione della tecnica di Alexander dura circa 45 minuti. Si consiglia l’uso di indumenti comodi, non stretti o vincolanti per il movimento che deve essere libero e sciolto. Occorrono circa 30 lezioni per poter acquisire una nozione basica della tecnica. La guida al movimento è manuale anche se vengono utilizzate, nel corso delle lezioni alcune istruzioni verbali.
Una lezione consiste nell’eseguire alcuni semplici atti guidati come sedersi, alzarsi, camminare o sdraiarsi, rendendo consapevole l’individuo del cumulo di tensione usata per fare determinati movimenti.
In questo modo, poco alla volta non si usano più le parti del corpo superflue per eseguire il movimento desiderato, eliminando i gesti inutili che nel tempo non fanno altro che creare tensioni, dolori o rigidità alla muscolatura. Ogni movimento è infatti pensato e ragionato prima di essere agito in modo da unire mente e corpo per produrre un’azione.
Il percorso rieducativo è studiato per essere lento. Così facendo si può dare la possibilità di sostituire abitudini e schemi sbagliati a cui siamo da sempre abituati con quelli corretti. Grazie a questa tecnica è possibile risvegliare il controllo primario del proprio corpo e sviluppare un potere di scelta concreto riguardo ai movimenti che può avere dei benefici anche per la vita in generale.