Aprono oggi, a Malta, i lavori del terzo incontro internazionale dei consiglieri per la sicurezza nazionale sulla formula di pace ucraina. L’incontro di questo weekend fa seguito a riunioni simili tenutesi in Danimarca a giugno e in Arabia Saudita ad agosto. Saranno presenti i funzionari di circa 70 Paesi, tra i quali, tuttavia, non figurano la Russia e la Cina. I partecipanti non sono stati ancora resi noti, “per impedire a Mosca di fare pressioni“. Il numero di Paesi è quasi raddoppiato rispetto ai 43 che si erano recati a Gedda in agosto e ai 15 che avevano presenziato a Copenaghen a giugno. “È evidente che il numero di Paesi è in crescita rispetto a Gedda ed è molto importante che ci siano rappresentanti di tutti i continenti“, ha dichiarato il consigliere di Zelensky Igor Zhovkva.
Apre oggi il Peace Formula Summit a Malta: 70 Paesi riuniti per discutere la formula di pace ucraina
Il presidente Zelensky auspica che in questa sede riuscirà a ottenere il sostegno per il suo piano in dieci punti per porre fine alla guerra scatenata dall’invasione russa. Tale formula prevede il ritiro totale delle truppe russe dall’Ucraina e stabilisce anche alcuni punti riguardanti il ritorno dei deportati e dei prigionieri di guerra e la garanzia della sicurezza alimentare e nucleare. Come spiegato dal ministero degli Esteri maltese, l’obiettivo del vertice sarà garantire “il più ampio sostegno internazionale possibile” alla formula di pace di Zelensky, aumentando al contempo “lo slancio per creare un sostegno sempre più ampio agli sforzi di pace guidati dall’Ucraina prima del previsto vertice globale per la pace“.
Pechino e Mosca tra i Paesi assenti
Se Pechino aveva inviato un suo delegato a Gedda, questo agosto, al Summit maltese ha deciso di non presenziare. Secondo fonti di Bloomberg, l’Ucraina sta lavorando per ospitare un vertice entro la fine dell’anno e la partecipazione cinese è considerata cruciale per questi sforzi, dal momento che è uno dei pochi Paesi con un certo grado di influenza sulla Russia.
La Russia non solo non prenderà parte al Forum, ma ha anche criticato i colloqui di pace, avvertendo che qualsiasi discussione senza la sua partecipazione sarà inutile, se non addirittura dannosa. Il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, dopo aver dichiarato che “Ovviamente tali colloqui non hanno alcuna prospettiva, sono semplicemente controproducenti“, ha affermato che il Peace Formula Summit a La Valletta “non ha nulla a che fare con la ricerca di una soluzione pacifica“.