La ricetta degli amaretti morbidi ci porta nel mondo di quella pasticceria familiare che ha la capacità di farci aprire la memoria al calore dei ricordi. Chi ha qualche anno in più ricorda sicuramente che a casa della nonna non poteva mancare la confezione di amaretti che ci veniva offerta con un dolce sorriso. Affrontiamo allora la sfida di questa preparazione nel rispetto di una ricetta della nostra tradizione ma anche con la leggerezza degli amorevoli ricordi che ci portano alle nostre storie personali. 

Gli ingredienti per la ricetta degli amaretti morbidi

La ricetta degli amaretti morbidi è piuttosto semplice e non richiede grandi capacità per essere realizzata. Sono pochi gli ingredienti i passaggi che ci separano dal gustare una preparazione dolciaria tradizionale che, nonostante un’ingiustificata aura retrò, ci offre un’esperienza gustativa unica. Ecco la lista degli ingredienti per preparare una quarantina di amaretti:

  • 1 albume
  • 145 g di mandorle
  • 135 g di zucchero
  • 30 g circa di zucchero a velo

Come sostituire le mandorle amare per gli amaretti?

E’ difficile non riuscire a trovare la mandorle amare perché ormai i punti vendita, autonomi o organizzati in catena, hanno gli scaffali pieni di tutto e per tutto l’anno. La risposta invece può essere interessante per gli amanti dell’autarchia o per chi non ama relazionarsi con la grande distribuzione organizzata.

Quindi: possiamo sostituire le mandorle amare semplicemente con l’armellina, ovvero il seme che è contenuto dal nocciolo della pesca e dell’albicocca. Si può dunque fare un vero e proprio progetto di approvvigionamento tenendo da conto questi semi durante l’estate e facendoli essiccare per l’utilizzo invernale.

Un’annotazione di servizio ma anche di salute: la sostituzione delle mandorle amare con mandorle semplici oppure con l’armellina è anche una questione di prevenzione. Le mandorle amare infatti contengono quantità importanti di amigdalina che è un composto naturale che però, se assunto in eccesso, può risultare anche tossico. Quindi nell’ottica di rispettare la sensibilità di tutti, possiamo da principio pensare all’ingrediente sostitutivo. 

Quando si mangiano gli amaretti?

Questa preparazione classico della tradizione dolciaria nazionale ha un’ampia possibilità di consumo: lo si può mangiare di mattina presto assieme al caffè o a fine pranzo. Altrimenti è ottimo a metà pomeriggio accanto a un the nero, arricchendo la classica tradizione britannica. 

Detto questo iniziamo il percorso della preparazione della ricetta degli amaretti morbidi che prende avvio con la triturazione delle mandorle (o dell’armellina): l’obiettivo è riuscire a ottenere praticamente una farina finissima. Le mandorle vanno frullate assieme allo zucchero che ha la capacità di assorbire l’olio naturale contenuto da questi semi. 

Una volta pronta la farina di mandorle e zucchero la possiamo mettere in una ciotola sminuzzando anche a mano eventuali grumi che si fossero formati. 

A questo punto rompiamo un uovo, separiamo il tuorlo dall’albume e versiamo quest’ultimo nella ciotola con la farina di mandorle e zucchero. Mescoliamo con un cucchiaio di legno fino a quando riusciremo ad ottenere una sorta di panetto sodo che potrà essere lavorato con le mani. Di seguito rotolate il panetto nello zucchero a velo, facendo ricoprire tutta la sua superficie. 

Amaretti morbidi: la ricetta è quasi finita

Una volta ottenuto il panetto e rotolato nello zucchero possiamo dividerlo in tanti pezzettini che poi faremo arrotolare a formare una pallina che di nuovo faremo rotolare nello zucchero a velo. Una volta pronte tutte le palline foderiamo di carta forno una piastra e posizioniamoci sopra tutte le palline lasciandole riposare per circa 8-12 ore. Questo periodo di riposo conferirà alle palline una maggiore compattezza. 

Alla fine delle 12 ore possiamo infornare le palline a 160° per circa 10 minuti. Se si vuole ottenere degli amaretti più croccanti basta aumentare il tempo di cottura arrivando a 20 minuti. 

Finito il tempo di cottura gli amaretti si possono togliere dal forno e lasciarli raffreddare prima di servirli oppure di utilizzarli per un fantastico risotto zucca e amaretti.

Se vi piacciono le mandorle, provate anche la torta realizzata con la loro farina: buonissima!