200 panchine al Milan non è un traguardo banale per Stefano Pioli, ha riportato il tricolore sul petto dei rossoneri dopo oltre dieci anni nel 2022 che lo ha consacrato fra gli allenatori italiani ma ora si torna a pensare al campo. Domenica sera ci sarà l’impegno allo stadio Diego Armando Maradona che non si può sbagliare dopo i ko contro la Juventus e il Paris Saint Germain. Serve bagnare le duecentouno presenze con una vittoria per evitare la fuga dell’Inter e tenere lontana la squadra di Rudi Garcia che sta tentando la scalata alla vetta. Momento delicato fra critiche, infortuni e qualche big che sta mancando l’appuntamento da troppo tempo ma i rossoneri a Napoli hanno sempre tirato fuori il proprio orgoglio.

Con il Paris Saint Germain 200 panchine al Milan per Pioli

Nessuna celebrazione nel prepartita, si è atteso il ritorno della squadra a Milano dalla Francia per una piccola cerimonia nel centro sportivo rossonero. Al tecnico è stata consegnata una medaglia speciale dall’amministratore delegato del club Giorgio Furlani e dal direttore sportivo Geoffrey Moncada. Un momento di serenità alla presenza dell’intero organico prima dell’allenamento pomeridiano. L’AD ha quindi sfruttato la situazione per mandare un messaggio a tutti.

Le duecento presenze sono solo una piccola vittoria, il prossimo mini traguardo arriverà all’incirca a febbraio quando supererà le 220 panchine di Sacchi ma soprattutto il grande traguardo sarà a maggio quando speriamo tutti di festeggiare

Tradotto: il Milan ha come obiettivo principale vincere il campionato. La classifica vede un alternarsi in testa fra l’Inter e i rossoneri con un andamento decisamente diverso. La formazione di Simone Inzaghi non ha perso un big match andando a lasciare punti in casa contro il Sassuolo e il Bologna, diametralmente opposto il cammino di Rafael Leao e compagni che proprio contro i nerazzurri e la Juventus hanno arrestato il loro andamento.

Nessun allarme ma uscire sconfitti nelle due partite di cartello ha acceso una spia in vista del prossimo impegno in campionato che vede di fronte il Napoli campione d’Italia. Un appuntamento da non poter sbagliare visti i quattro punti di distacco che ci sono in classifica. Vincere significa proseguire la corsa, perdere potrebbe allontanare l’Inter ed essere risucchiati nel gruppo delle inseguitrici mentre il pareggio al momento è il risultato meno utile.

Lo stadio Diego Armando Maradona ha mietuto vittime in questi anni ma il Milan è fra le poche ad esserne uscito indenne. Nella scorsa stagione in campionato fu un autentico massacro alla squadra di Luciano Spalletti con un netto 0-4, in Champions League invece arrivò un pareggio per 1-1 che rese contenti solo i rossoneri in virtù della vittoria nella gara di andata a San Siro.

Il contro di questa sfida è la rabbia dei campani. La posizione di Rudi Garcia non è solida ma nemmeno traballante come poche settimane fa, le vittorie contro l’Hellas Verona e l’Union Berlin sono state una iniezione di fiducia importante in cui la squadra ha dimostrato di poter fare a meno anche di Victor Osimhen.

Okafor recupera, Loftus-Cheek ancora out

La rifinitura di domani diventerà decisiva per le scelte di Stefano Pioli. Questo pomeriggio si è rivisto in gruppo Okafor dopo i problemi muscolari che gli hano impedito di partecipare alla gara contro i francesi di mercoledì sera. Lavoro differenziato per Jovic e LoftusCheek, le condizioni del serbo non preoccupano mentre l’inglese sembra destinato ancora al forfait rimanendo in una infermeria già piena con Chukwueze, Bennacer, Caldara e Sportiello.

Tornano a disposizione dalla squalifica Mike Maignan e Theo Hernandez mentre non ci sarà Thiaw dopo il rosso contro la Juventus, al posto del tedesco è favorito Kalulu su Kjaer. Viaggia verso la conferma Musah in mezzo al campo con Reijnerds con il duello fra Adli e Krunic in cabina di regia. Nessun dubbio in attacco dove tocca a Pulisic e Leao affiancare Olivier Giroud. Il francese è a secco in campionato dalla terza giornata contro la Roma, vuole tornare a segnare in uno stadio dove ha già regalato gioie ai rossoneri col momentaneo vantaggio l’anno scorso in Champions e con la rete decisiva due anni fa nella stagione dello scudetto.