Ennio Doris è stato il fondatore di Banca Mediolanum. E’ morto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2021.

Ennio Doris: la causa della morte

La famiglia di Ennio Doris non ha rivelato i dettagli della causa della sua morte. In generale, ha sempre mantenuto riservate le informazioni sulla sua salute, ma non sono mai emerse notizie su malattie gravi.

Vita privata e biografia

Ennio Doris era sposato con Lina Tombolato, la coppia aveva due figli: Sara e Massimo.

Nato nel 1940, Ennio Doris è stato uno dei protagonisti più influenti della finanza italiana per oltre quarant’anni. Fin da giovane, aveva sognato di seguire le orme paterne e diventare un mediatore di bestiame, ma una malattia cambiò il corso della sua vita. A soli 10 anni infatti, contrasse una nefrite, che lo costrinse a focalizzarsi solo sugli studi.

Dopo aver ottenuto il diploma in ragioneria presso la scuola superiore “Jacopo Riccati” a Treviso, iniziò la sua carriera presso la Banca Antoniana di Padova nella filiale di San Martino di Lupari, dove lavorò dal 1960 al 1968. Successivamente, diventò direttore generale delle officine meccaniche Talin a Cittadella, in collaborazione con l’industriale Dino Marchiorello, una figura cruciale nella vita di Doris.

Attraverso questa esperienza, Doris capì che doveva intraprendere la carriera di imprenditore per guidare la propria vita. Le sue prime esperienze nel campo della consulenza finanziaria iniziarono nel 1969 presso Fideuram, dove si occupò della gestione del risparmio familiare. Dal 1971 al 1981, lavorò per Dival (Gruppo Ras), dove iniziò con un piccolo gruppo di collaboratori e in pochi anni riuscì a gestire un team di oltre 700 professionisti.

Durante questi anni cruciali, Doris ebbe numerosi incontri con clienti che gli affidavano i loro risparmi, e questo gli permise di capire che il suo successo non derivava dalla semplice vendita di prodotti, ma dalla sua utilità per le persone. Questo concetto lo portò a creare un nuovo modello di banca, avvicinando la finanza alle famiglie italiane e fondando Programma Italia nel 1982. L’obiettivo era diventare il punto di riferimento delle famiglie italiane per il risparmio.

Questo modello rivoluzionario combinava le potenzialità tecnologiche con l’expertise dei consulenti finanziari, fondendo la consulenza finanziaria tradizionale con l’approccio tecnologico. Nel 1997, Programma Italia divenne Banca Mediolanum, la prima banca telematica d’Italia, che operava senza sportelli e offriva servizi di home banking telefonico e teletext tramite la televisione.

Nel 2000, Banca Mediolanum iniziò il processo di espansione all’estero, entrando prima nel mercato spagnolo attraverso l’acquisizione del Gruppo Bancario Fibanc. Nel 2001, l’espansione continuò con l’acquisizione di Gamax Holding e Bankhaus August Lenz & Co in Germania.

Nel 2000, Ennio Doris e Enrico Cuccia firmarono un accordo di joint venture tra Mediolanum e Mediobanca, aprendo nuove opportunità per entrambe le aziende. Doris fu un promotore dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) in Italia, spingendo per una maggiore canalizzazione del risparmio privato verso l’economia reale. Nel 2017, divenne un fervente sostenitore dei PIR e continuò a difenderne l’importanza fino al 2021, con l’obiettivo di indirizzare il notevole risparmio privato italiano verso l’economia reale.