La pedofilia come vera e propria piaga nella Chiesa di Spagna. È il dato che emerge da un’indagine condotta dal Difensore civico Angel Gabilondo, dal quale emerge un quadro drammatico e inquietante per quanto riguarda gli abusi perpetrati dai religiosi cattolici spagnoli.
Pedofilia, intervistate 487 vittime nella prima indagine sulla Chiesa di Spagna
Oltre 200 mila bambini vittime di abusi da parte di esponenti del clero spagnolo.
Numeri agghiaccianti, che denunciano un contesto in cui la violenza, gli abusi e la prevaricazione approfittandosi della fede delle persone sono all’ordine del giorno, o quasi.
È quanto ha scoperto il Difensore civico Angel Gabilondo, incaricato dal Congresso dei Deputati spagnolo di condurre un’indagine approfondita sugli abusi e i casi di pedofilia nella Chiesa spagnola. Una richiesta quasi all’unanimità da parte del mondo politico, con l’unica astensione da parte del partito di estrema destra Vox.
Il rapporto scaturito al termine dei 15 mesi di durata dell’inchiesta, nella quale sono state intervistate circa 8 mila persone, denuncia un problema gravissimo nella penisola iberica per quella che Papa Francesco, in occasione dell’ultima Giornata contro la Pedofilia, definì “una terribile piaga della Chiesa“.
Due i dati più drammatici:
- l’1,13% della popolazione spagnola (circa 400 mila persone su quasi 40 milioni) ha dichiarato di aver ricevuto molestie e veri e propri abusi da parte di persone di ambienti religiosi;
- l’11,7% degli spagnoli sostiene di esser stato abusato quando ancora minorenne e lo 0,6% di questi (circa 200 mila persone) afferma che le violenze sono state perpetrate da preti o religiosi cattolici.
Gabilondo, autore dell’inchiesta: “Risposta della Chiesa tardiva e insufficiente”
Numeri che parlano di una tragedia che, purtroppo, non riguarda solo la Spagna. Da tutto il mondo arrivano notizie di denunce e accuse nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche, accusate di copertura o addirittura connivenza e complicità nei confronti dei pedofili tra le proprie fila.
Solo poco tempo fa, è arrivata, ad esempio, la notizia dell’Arcidiocesi di San Francisco, negli Stati Uniti, costretta a dichiarare bancarotta a causa delle troppe richieste di risarcimento arrivate da vittime di abusi.
Sul fronte della risposta della Chiesa, Gabilondo, che ha condotto l’inchiesta, è durissimo, denunciando come, mentre alcuni sacerdoti abbiano offerto la propria collaborazione all’indagine, altri si siano rifiutati di farlo. Parla di vittime le cui vite sono state distrutte da quanto avvenuto e dall’omertà che ne è seguita, con una risposta della Chiesa alle vittime da lui definita in conferenza stampa “insufficiente e tardiva“.
“È necessario rispondere a una situazione di sofferenza e di solitudine che per anni è stata coperta da un silenzio ingiusto, quello di chi avrebbe potuto fare di più per evitarlo. Non è vero che tutti sapevano, ma non è vero nemmeno che nessuno sapeva“.
Alla luce dei dati raccolti e del quadro angosciante riportato, il rapporto si conclude nell’unico modo possibile: chiedendo l’istituzione di un fondo statale di risarcimento per le vittime. Non sarà mai abbastanza, ma è un inizio, dopo anni di negazionismo e silenzi complici.