Carburanti, prezzi in calo a fine ottobre nonostante la crisi provocata dalla guerra in Medio Oriente, ecco quanto costa fare il pieno, quali sono le previsioni per benzina e diesel nei prossimi mesi e come funzionerà l’allerta rapida sui rincari dell’osservatorio ministeriale
Carburanti, scendono i prezzi di benzina e diesel
Buone notizie sul fronte dell’andamento rincari di carburanti, a fine ottobre si sta registrando un calo di prezzi per benzina e diesel, con nuovi interventi si tagli effettuati da vari gestori. Attualmenteil costo medio è al di sotto dei due euro, e risulta in contunua diminuzione sia per quanto riguarda i distrubutori locali che quelli della rete autostradale.
Il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato questa tendenza affermando che tutto ciò è stato possibile anche grazie al decreto trasparenza introdotto in favore dell’esposizione obbligatoria dei prezzi al litro, che ha promosso “la piena conoscibilità dei valori di mercato da parte dei consumatori”. L’osservatorio prezzi del Ministero inoltre, come ha aggiunto Urso, terrà conto nei prossimi mesi non solo di ulteriori andamenti di mercato ma anche dei comportamenti virtuosi da parte dei gestori.
Andamento prezzi carburanti, previsioni ottobre novembre 2023
Nonostante l’andamento dei prezzi del carburante sia positivo per i consumatori, grazie ai ribassi che hanno reso meno costoso il pieno di benzina e diesel, le previsioni per i prossimi mesi sono incerte. Come annunciato dal Ministro Urso, in Italia dovrebbe proseguire la stabilità grazie alle norme sulla trasparenza. Ma tutto dipenderà anche dall’andamento dei prezzi di mercato per le materie prime. Al momento infatti le quotazioni dei prodotti petroliferi sono in ribasso, e molti gestori hanno tagliato il costo a litro di 1 centesimo in media.
In previsione di una nuova stangata per gasolio, benzina, gpl e metano, il governo ha istituito il bonus carburanti, che verrà accreditato direttamente sulla card “dedicata a te”, già distribuita alle famiglie meno abbienti in base alle regole economiche previste da questa misura.
Caro benzina e diesel, cosa succederà con la guerra in Medio Oriente
Il conflitto in Medio Oriente potrebbe presto riaccendere la crisi dei prezzi. Specialmente nel settore carburanti, anche se al momento non si registrano impennate dei costi medi sui mercati, la situazione potrebbe presto cambiare. E non coinvolgerà soltanto benzina e diesel. Secondo il Codacons infatti, la guerra potrebbe far aumentare il prezzo di tutte le materie prime, quindi significherà un eventuale ricaro anche delle bollette di luce e gas.
Anche perchè le quotazioni sono già aumentate del 38% per quanto riguarda il costo di un megawattora. Significherebbe che nei prossimi mesi le famiglie spenderanno in media 250 euro in più l’anno per le fatture energetiche. IL consiglio per i consumatori quindi è quello di tenere sotto controllo i contratti, specialmente quelli che prevedono un prezzo variabile in base all’andamento del mercato.
Allerta rapida e segnalazioni rincaro carburanti, come funziona
Il MInistero delle Imprese sta monitorando attentamente l’andamento dei prezzi medi dei carburanti, sia sui mercati che alle pompe di benzina. In vista di possibili nuovi rincari, dovuti principalmente alla crisi internazionale dovuta al conflitto mediorientale. La speranza è che possa continuare la tendenza al ribasso o almeno una soglia massima utile a garantire una stabilità per i consumatori. Ma il timore è che, come accaduto per la situazione in Ucraina, i costi potrebbero presto aumentare a livello internazionale.
Per questo motivo proseguiranno i controlli con un nuovo sistema di allerta rapida sui rincari. Le variazioni saranno annunciate tempestivamente in base ai prezzi rilevati su base giornaliera. Inoltre gli automobilisti potranno consultare qualsiasi aumento in tempo reale grazie al servizio osservaprezzi che permette di ricercare l’impianto in una zona specifica. Registrandosi gratuitamente al sito del Mimit sarà anche possibile effettuare segnalazioni sui prezzi applicati dai gestori, compilando un apposito form per mettere in evidenza eventuali anomalie o aumenti ingiustificati.