Questa settimana, l’analisi politica basata sulla Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per AGI e aggiornata al 26 ottobre 2023, evidenzia una notevole coerenza nei risultati. Sorprendentemente, i numeri mostrano una stabilità che conferma un trend piuttosto significativo e insistente già registrato da altri sondaggi nelle ultime settimane, per non dire negli ultimi mesi. La maggior parte dei partiti, infatti, mantiene le sue posizioni: veramente poche le fluttuazioni, soprattutto tra i principali partiti, mentre tra quelli minori c’è da registrare un forte calo di Per l’Italia con Paragone. Aumenta invece il consenso per le altre liste. A ogni modo, con differenze di appena +/-0,1%, si può dire che il panorama politico è rimasto pressoché inalterato.

Supermedia sondaggi politici 26 ottobre: cambiamenti minimi o nulli per i partiti

La settimana appena trascorsa ha visto l’anniversario dell’insediamento del governo Meloni e l’inizio delle discussioni approfondite riguardo alla Legge di bilancio.

Nella classifica dei partiti, Fratelli d’Italia continua a restare saldamente al vertice, ma stavolta non registra alcun aumento di consensi, rimanendo stabile al 28,9%. Partito Democratico (+0,1%, al 19,7%) e Movimento 5 Stelle (-0,1%, al 16,2%) continuano a seguire a una certa distanza, ma non sembrano essere motivo di pensiero.

Consensi stabili per la Lega, fissa al 9,5%, mentre Forza Italia acquista un +0,1% che lo fa salire al 7,1%.

Nelle retrovie troviamo stabile anche Azione, al 3,8%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e +Europa perdono lo 0,1%, scendendo rispettivamente al 3,3%, al 2,8% e al 2,3%.

Forte calo registrato da Per l’Italia con Paragone, che cala dello 0,3% scendendo all’1,8%, quindi sotto la soglia psicologica del 2%.

Aumentano invece le preferenze per Unione Popolare (+0,1%, all’1,4%), mentre Noi Moderati resta stabile allo 0,9%.

Supermedia sondaggi politici 26 ottobre: la classifica dei partiti, in tabella

Nella seguente tabella andiamo a sintetizzare quanto descritto nel paragrafo precedente, considerando che le variazioni sono su due settimane.

PARTITOSUPERMEDIA 26 OTTOBRESUPERMEDIA 12 OTTOBREVARIAZIONE
Fratelli d’Italia28,9%28,9%=
Partito Democratico19,7%19,6%+0,1%
Movimento 5 Stelle16,2%16,3%-0,1%
Lega9,5%9,5%=
Forza Italia7,1%7%+0,1%
Azione3,8%3,8%=
Alleanza Verdi e Sinistra3,3%3,4%-0,1%
Italia Viva2,8%2,9%-0,1%
+Europa2,3%2,4%-0,1%
Per l’Italia con Paragone1,8%2,1%-0,3%
Unione Popolare1,4%1,3%+0,1%
Noi Moderati0,9%0,9%=

Il punto sulle coalizioni

Ovviamente, come naturale conseguenza, non solo i partiti, ma anche le coalizioni hanno mantenuto una tendenza stabile. Il centrodestra sale dello 0,1%, crescendo al 46,4%, mentre il centrosinistra perde complessivamente uno 0,1% che lo fa calare al 25,3%. Il Movimento 5 Stelle riflette quanto scritto sopra, facendo coalizione a sé, con un -0,1% che lo porta al 16,2%. L’Ex Terzo Polo anche perde lo 0,1% scendendo al 6,6%. Acquista mezzo punto percentuale il fronte delle altre coalizioni, arrivnado l 3,7%.

Nota metodologica

L’analisi presentata è frutto della Supermedia YouTrend/Agi. Questa è una sintesi ponderata dei sondaggi nazionali sulle tendenze di voto. Per la ponderazione attuale, che prende in considerazione i sondaggi dal 12 al 25 ottobre, si è basata sulla dimensione del campione, sulla data di esecuzione e sul metodo di raccolta dei dati.

I sondaggi presi in considerazione sono i seguenti: Demopolis (23 ottobre), Eumetra (19 ottobre), Euromedia (22 e 24 ottobre), Noto (17 ottobre), Quorum (23 ottobre), SWG (16 e 23 ottobre), Tecnè (14 e 21 ottobre).

Considerazioni finali

Nonostante i temi sul tavolo siano tanti, dalle prese di posizione sul conflitto tra Israele e Palestina, al primo anno di governo Meloni (con conseguenti bilanci di quello che è stato fatto e quello che non è stato fatto), passando per la Legge di Bilancio, il mare delle preferenze elettorali risulta stranamente calmo. Spicca il +0,5% per le altre liste, che simboleggia ancora una volta una certa sfiducia da parte del campione intervistato nei riguardi dei partiti istituzionali e la mancanza di una vera e valida alternativa alle forze di governo.