Luigi Cherubini non credeva alle sue orecchie quando gli è stato fatto cenno di entrare, Roma-Slavia Praga (terminata 2-0 per i giallorossi) se la porterà per tanto tempo, così come l’abbraccio a Josè Mourinho a fine match. “Un figlio di San Basilio“, così lo ha definito lo Special One, quello che di chilometri in campo e fuori ne ha percorsi sin da piccolo. Da Tivoli, per arrivare poi alla Roma, passando anche dalla Lazio.

Luigi non si è fermato un attimo, davanti l’obiettivo di diventare grande con i colori che ha sempre amato. Quella maglia l’ha raggiunta, per diventare grande c’è ancora tempo, ma il capitano della Primavera ora si gode il momento. E lavora. Ma le qualità ci sono, e se è Mourinho a dirlo, allora tocca crederci.

Ecco chi è Luigi Cherubini, il talento della Roma che ha stregato Mourinho

Il Tre Fontane della Roma è come una seconda casa per Josè Mourinho. Spesso ci va per dare un occhiata ai giovani della Primavera. Proprio lì è rimasto folgorato da Luigi Cherubini. Perchè per l’età che ha (19 anni appena) il ragazzo giallorosso già dimostra qualità da leadership importanti, quanto basta per convincere lo Special One a portarlo con se in prima squadra.

Lui l’ha raggiunto di corsa, perchè il dinamismo è sempre stato il tratto indistinguibile di Cherubini. Cominciando da Tivoli, lì dove Luigi tira i primi calci ad un pallone. Già si intravedono le doti, il rapporto con la Roma parte dal 2013, ma è nel 2017 che arriva il primo strattone della sua carriera, con il passaggio alla Lazio.

Ma quella scelta non lo convince, richiedendo di poter ritornare alla casa madre giallorossa. Perchè l’esterno quei colori li sente suoi, non può farne a meno, sono come aria. Da lì comincia a imporsi come giocatore e leader. Le qualità ci sono, le doti di leadership pure, che gli valgono la fascia da capitano. Anche i numeri parlano per lui: 60 presenze in Primavera, prima con Alberto De Rossi e poi con Federico Guidi, per un totale di 15 gol e 14 assist.

Numeri importanti che gli hanno permesso di farsi notare da Josè Mourinho, che lo convoca per la prima volta proprio in Europa League nel 2022 per Helsinki-Roma. Da lì altre convocazioni, prima con il Ludogorets, poi il 4 novembre nel derby contro quella Lazio che aveva accarezzato e poi lasciato.

Per arrivare alla notte contro lo Slavia Praga. Minuto 89. Luigi entra. L’Olimpico lo accoglie con un boato. Cinque minuti che sembrano durare un eternità per quanto è bella quella sensazione. Poi il triplice fischio, e la voglia di abbracciare Mourinho, perchè il “figlio di San Basilio” mai l’avrebbe immaginato così bello.

Il futuro di Cherubini

Il destino sembra voglia dedicare un capitolo importante nella vita di Luigi Cherubini. E lui ha intenzione di goderselo appieno. Sprintando sulla fascia come piace a lui. Attaccante esterno, Cherubini fa della velocità e dinamismo le sue due armi principali. Il baricentro basso gli permette di poter avere rapidità di esecuzione, specie nei cambi di direzione, che lo portano a puntare spesso l’uomo per cercare di creare la superiorità numerica, rientrando sul destro per scoccare il tiro.

La sua grinta gli permette di poter coprire entrambe le fasi, e all’occorrenza può trasformarsi anche punta centrale o trequartista. Un tutto fare così come piace agli allenatori, in questo caso Josè Mourinho, che con Luigi vuole continuare a lavorare. Anche la Roma lo desidera: ad oggi il giocatore è legato al club giallorosso da un contratto in scadenza il prossimo giugno 2024 (stipendio da primo contratto standard per i giovani, sui 30.000 euro), ma l’obiettivo è quello di poter continuare insieme. La Roma lo vuole, Luigi pure. Non male il “figlio di San Basilio”.