Nella giornata di ieri si è svolta la riunione della Giunta del Coni, in cui è stata rilevata la necessità di rimodulare il prima possibile il contributo governativo per sostenere le attività ordinarie del Comitato olimpico nazionale italiano. In sostanza, oltre ai 45 milioni già previsti, Carlo Mornati – segretario generale dell’organismo sportivo – ha ribadito la necessità di ricevere ulteriori 19 milioni per preparare al meglio ogni azione legata alla spedizione azzurra alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Coni, Mornati chiede ulteriori introiti per organizzare al meglio la spedizione azzurra alle Olimpiadi Parigi 2024

Mornati ha quindi aggiunto che lo stanziamento dei 45 milioni studiato anni fa, è ormai obsoleto contando quanto successo negli ultimi anni tra inflazione e caro-prezzi:

A noi servono 19 milioni per andare a Parigi 2024, come budget per il prossimo anno. Sarebbe auspicabile da parte delle autorità governative la rimodulazione dei 45 milioni stanziati a favore del Coni. Dal punto di vista del bilancio sono fondi abbastanza esigui perché al netto di tasse e altre voci si scende intorno ai 30 milioni: dovendo portare avanti una serie di attività e dovendo chiedere un contributo straordinario per i Giochi è opportuno che si consolidi una cifra strutturale per pianificare meglio l’organizzazione dei grandi eventi.

Anche Malagò interviene sulla richiesta di un budget strutturale da destinare alle attività del Coni

In questo senso, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha chiaramente sposato la linea di Mornati provando a spiegare perché c’è necessità di un contributo extra da parte del Governo. Peraltro, ha anche spiegato che potrebbero ridursi i ‘premi del club olimpico e le borse di studio’:

I revisori dei conti ci hanno detto ‘così non potete andare avanti, è a rischio l’attività ordinarià. Io mi sono concesso una battuta dicendo che le spese di rappresentanza del sottoscritto non è possibile tagliarle perché non esistono. Con 45 milioni stabiliti nel 2018 non si calcola che nel frattempo ci sono stati inflazione, aumento dei costi e il fatto che siamo diventati proprietari di un patrimonio immobiliare che dobbiamo anche mantenere. A questo punto mi viene da pensare ‘ma chi me lo fa fare’.