Quanto rischia Shiva? Andrea Arrigoni, noto come Shiva, è stato arrestato il 26 ottobre 2023 con l’accusa di duplice tentato omicidio e possesso illegale di un’arma da fuoco. Il giovane rapper, di 24 anni, è sospettato di aver sparato almeno cinque colpi con una pistola calibro 9×21 l’11 luglio scorso, ferendo due persone: Alessandro R., di 25 anni, e Walter P., di 30 anni, nel parcheggio della sede della sua casa discografica, Milano Ovest srl, a Settimo Milanese, nei pressi di Milano.

Quanto rischia Shiva?

Il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha ordinato la custodia cautelare in carcere per Shiva, e presto inizierà il processo a suo carico.

La pena minima prevista per il reato di omicidio è di 21 anni, ma nel caso del tentato omicidio, questa può ridursi fino a due terzi, portando a un minimo di circa 7 anni. Tuttavia, essendo Shiva accusato di un duplice tentato omicidio, potrebbe ricevere una pena superiore nel caso in cui fosse giudicato colpevole.

Esiste anche la possibilità che l’accusa possa essere ridotta a lesioni. Il pubblico ministero deve sempre contestare il reato più grave, ma il giudice potrebbe valutare un reato minore se vi sono circostanze attenuanti. Nel caso in cui il tentato omicidio venisse derubricato, il regime sanzionatorio sarebbe notevolmente ridimensionato, e Shiva potrebbe ricevere una pena significativamente inferiore.

Indipendentemente dall’accusa di tentato omicidio, rimane la questione del possesso illegale di arma da fuoco, che costituisce un reato separato e potrebbe comportare ulteriori sanzioni. Se si scoprisse che l’arma non era identificabile o aveva la matrice abrasa, la pena potrebbe aumentare ulteriormente.

Nel complesso, al momento, in base alle accuse formulate dalla Procura, sembra difficile che Shiva possa ricevere una pena inferiore ai 7 anni di reclusione. Tuttavia, se l’accusa venisse derubricata in lesioni, la situazione potrebbe cambiare drasticamente.

La possibile tesi difensiva

Le telecamere di sicurezza, che hanno catturato la scena, mostrano Shiva che scende dall’auto e subito dopo arrivano due uomini incappucciati che lo rincorrono. In seguito, i due scappano mentre Shiva gli punta contro una pistola aprendo il fuoco.

La tesi difensiva potrebbe puntare sulla legittima difesa, anche se al momento sembrano mancare le circostanze che giustificherebbero tale tesi. La legge richiede che la reazione sia proporzionata alla minaccia e che la persona non possa fuggire. La legittima difesa è ammessa solo se la persona non ha alternative e la sua vita è in pericolo imminente.

Pertanto, la situazione legale di Shiva è complessa e sarà oggetto di attenta valutazione da parte del tribunale.