Continua la caccia a Robert Card, autore delle due sparatorie nel Maine che hanno provocato una strage di civili: le ricerche si stanno concentrando presso abitazioni collegate ai parenti del killer.

Una squadra composta da agenti dell’Fbi e della polizia ha effettuato un blitz in una strada a Bowdoin, in corrispondenza della casa dove vivono alcuni consanguinei del 40enne. Anche gli elicotteri hanno circondato il posto, mentre attorno all’edificio si sono sentiti alcuni “rimbombi”.

Parlando al megafono gli agenti, armati di tutto punto, hanno intimato agli occupanti della casa di “uscire fuori con le mani bene in alto”.

Strage Maine, circondata casa di parenti del sospetto killer: buco nell’acqua dopo un assedio di tre ore

Dopo un assedio durato ben tre ore, la polizia ha lasciato la casa del parente dell’attentatore di Lewiston senza alcun arresto. Il caseggiato era circondato da diversi uomini armati: una misura considerata necessaria, visto che l’uomo è ritenuto dalle autorità “armato e pericoloso“. Senza contare i suoi problemi mentali, che lo rendono imprevedibile. Per questo i residenti della zona sono stati invitati a restare in casa.

Robert Card è l’indiziato numero uno per le sparatorie dove sono morte almeno 18 persone, e non 22 come diffuso in precedenza. 13 i feriti, dopo che il responsabile avrebbe cominciato a sparare con un fucile sui passanti. Lo ha riportato la governatrice Janet Mills nel suo ultimo bilancio ufficiale, in occasione del quale ha rivolto un appello alla cittadinanza.

Se vedete Robert Card, la persona di interesse ricercata, non vi avvicinate per alcun motivo.

Ex militare, 40 anni, l’omicida avrebbe titoli da istruttore di tiro. Ha colpito prima in un ristorante, lo “Schemengees Bard and Grille Restaurant”, e poi in un bowling, lo “Speratime Recreation”. In quest’ultimo locale si stava svolgendo una festa ed erano presenti bambini e famiglie.

Rinvenuta l’auto di Card. Biden: “Un’altra tragica sparatoria senza senso”

Durante la notte lo sceriffo della contea di Androscoggin, Eric Samson, ha annunciato che le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’automobile del sospettato. La vettura, di colore bianco, era abbandonata circa 10 chilometri a sud di Lewiston.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente Joe Biden, parlando di “un’altra tragica sparatoria senza senso” che ha sconvolto l’America. Qualcosa, adesso, deve cambiare.

Ancora una volta la nostra nazione è in lutto. Di fronte questa nuova tragedia esorto i repubblicani al Congresso a fare il loro dovere di proteggere gli americani. Lavorate con noi per approvare una legge che vieti le armi d’assalto e i caricatori a grande capacità, inserisca controlli universali sugli acquirenti di armi, imponga di riporre le armi in luoghi sicuri e metta fine all’immunità per la responsabilità dei fabbricanti di armi.

La strage di Lewiston, solo l’ultima in ordine di tempo negli Usa, ha riportato l’attenzione sull’uso delle armi nel Paese a stelle e strisce. Basti pensare che, nel 2023, si sono verificati ben 36 omicidi di massa a colpi di arma da fuoco, con la morte di almeno 188 persone.

Per gli Stati Uniti è quasi un record negativo: solo nel 2019 si era registrato un numero di uccisioni di massa e di morti più alto in un solo anno solare.