Nella giornata di oggi 2 novembre 2023 si è tenuta al Famedio, il Pantheon di Milano all’interno del Cimitero Monumentale, la cerimonia di iscrizione all’elenco dei nomi dei cittadini illustri della città di Silvio Berlusconi.
Alla cerimonia hanno partecipato il fratello Paolo Berlusconi, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’amico Marcello Dell’Utri, Adriano Galliani di Forza Italia, Fedele Confalonieri attuale presidente Mediaset, Alessandro Cattaneo, Alessandro De Chirico, Giulio Gallera, Gianluca Comazzi e Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama.
Berlusconi al Famedio di Milano, le motivazioni di Sala
L’elenco dei nomi dei cittadini illustri di Milano rappresenta da ben 140 anni la raccolta di biografie delle personalità che hanno reso omaggio alla città attraverso la loro creatività, personalità e lavoro. 14 nuovi nomi sono stati scritti nell’elenco, tutti a rappresentanza di una Milano poliedrica e culturalmente vivace.
Dalla prima laureata al Politecnico Gaetanina Calvi alla partigiana Francesca Laura Wronowski, i fratelli Natale, Cesare e Alessandro Balbiani, continuando con il musicista Marcello Abbado. Poi ancora Manlio Armellini, Franco Cerri, Rosina Ferrario, prima aviatrice italiana, Gisella Floreanini, ministra, partigiana e insegnante e Ombretta Fumagalli Carulli. Per finire con Alberto Garruti, Achille Mauri, Alfredo Ravasco e Marta Vacondio Marzotto.
Adesso si aggiunge anche Silvio Berlusconi, imprenditore, fondatore di Fininvest e Mediaset e ex Presidente del Consiglio dei ministri. Il suo nome si aggiunge ai quattordici sopracitati, ma la questione desta non poche polemiche.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha definito il Cavaliere “uno dei protagonisti della vita industriale politica e sportiva del paese”, motivando nel suo discorso l’inserimento del nome dell’ex premier al Famedio:
Con l’iscrizione al Famedio la nostra città rende merito al ragazzo dell’Isola, all’imprenditore creatore di decine di migliaia di posti di lavoro, al leader politico e al segno indelebile lasciato dal suo talento visionario così come dalla sua personalità strabordante, tanto apprezzati quanto criticati, ma senza alcun dubbio cruciali nella storia recente di Milano e dell’Italia.
#Milano, #Berlusconi iscritto al #Famedio: la fine della cerimonia pic.twitter.com/zce1y8IjGY
— Local Team (@localteamit) November 2, 2023
Berlusconi al Famedio: le posizioni contrarie
In tempi non sospetti, il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi aveva già espresso la propria contrarietà all’iscrizione. Al filone si sono poi aggiunti i Verdi Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini e i membri del Partito Democratico Simonetta D’Amico e Monica J. Romano.
Secondo i contrari, l’aggiunta del nome di Silvio Berlusconi sarebbe una scelta priva di una base concreta, poiché la notorietà dell’ex premier nella vita della città e del Bel Paese non sia una motivazione sufficiente. Infatti, nel comunicato si legge che:
L’onore del Famedio dovrebbe essere riservato a chi in vita ha incarnato le più elevate virtù civiche e morali, rappresentando il meglio della città di Milano. Al netto delle divergenze politiche invece corre l’obbligo di ricordare le molte ombre che macchiano la memoria di Berlusconi: come i suoi legami con persone condannate in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, i numerosi scandali che lo hanno visto protagonista, senza dimenticare la squalificazione e l’oggettificazione delle donne nell’immaginario collettivo veicolate per molti anni attraverso le sue reti televisive
In particolare, nel comunicato si afferma, inoltre, come la decisione dell’Amministrazione sembri contraddittoria alla luce dei principi e dei valori civici che ha sempre cercato di portare avanti. Il Famedio, sostengono i contrari, dovrebbe raccogliere coloro a cui ispirarsi, personalità a cui guardare come esempi virtuosi.
La petizione “Berlusconi al Famedio? Not in my name”
Non solo dal mondo politico, ma anche dal basso arriva la spinta contraria all’inserimento della lapide di Berlusconi nel Pantheon milanese. La petizione “Berlusconi al Famedio? Not in my name“, voluta dalla scuola di formazione Antonino Caponnetto, ha raccolto oltre 38mila firme.
Vani sono stati i tentativi di opposizione, dal momento che questa mattina, si è comunque tenuta la cerimonia di scoprimento delle lapidi, fra le quali quella del defunto Cavaliere.