A Londra è in corso in queste ore il primo summit internazionale riguardo l’Intelligenza Artificiale. Ad essere promotore dell’iniziativa è Rishi Sunak, con l’obiettivo di andare a fornire un inquadramento comune (ed obiettivi comuni) in rapporto a potenzialità e rischi di questa nuova forma di tecnologia. A Bletchey Park, luogo in cui si sta tenendo il summit, è stata firmata una dichiarazione storica perché la prima inerente a questo tema. Tra i firmatari ci sono l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Cina, il Regno Unito e un’altra ventina di paesi in tutto.
L’annuncio arriva direttamente dal premier inglese Sunak, che definisce storica questa dichiarazione, sancendo l’inizio di una nuova fase.
“Questa storica dichiarazione segna l’inizio di un nuovo sforzo globale per costruire la fiducia del pubblico nell’intelligenza artificiale garantendo che sia sicura. È condivisa la necessità di comprendere e gestire collettivamente i potenziali rischi dell’IA.”
Londra, summit Intelligenza Artificiale: presente a Londra anche Giorgia Meloni
Tra i leader chiamati a presenziare al summit ci sarà anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano che ha posto l’IA al centro dell’agenda per il G7 sotto la presidenza italiana. La guida di Fratelli d’Italia ha da sempre dedicato grande attenzione al tema dell’intelligenza artificiale, dichiarando come sia necessario intervenire su questo tema per evitare che diventi una “zona franca senza regole”.
Strettamente connesso a questo aspetto è il concetto di algoretica, applicandola direttamente ai recenti sviluppi in merito all’Intelligenza Artificiale. L’unica via percorribile, secondo Meloni, è quella dell’elaborazione di un quadro normativo globale, evitando perciò che ogni paese adotti la propria legislazione in materia.
Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha fatto eco a Meloni riguardo l’importanza di avere normative vincolanti sul tema, sottolineando inoltre l’argomento relativo alla tutela della proprietà intellettuale.
“Occorre prevedere, come ha fatto il presidente USA Biden e come sta avvenendo in ambito UE, normative vincolanti sui sistemi complessi che assicurino un’adeguata analisi preventiva dei rischi e di possibili attività di mitigazione, l’individuazione delle responsabilità degli attori coinvolti, il rispetto della proprietà intellettuale e della privacy. Importante mi sembra anche la decisione del primo ministro UK Sunak di istituire un Istituto per la sicurezza delle AI.”
Il riferimento, inoltre, va al ruolo dell’Italia nell’ambito del G7 del 2024, annunciando che il tema relativo all’AI sarà tra i capisaldi delle discussioni.
“L’Italia nel ruolo di Presidente del G7 2024 proporrà un salto di qualità facendo seguito a quanto ha già proposto la presidenza giapponese con l’Hiroshima Al Process per configurare il sostegno alla innovazione con le esigenze della sicurezza. L’approvazione di lunedì scorso del codice di condotta e dei principi guida per gli sviluppatori è un passo nella giusta direzione.
È sempre più necessaria una governance globale del settore, in modo che l’innovazione tra soggetti di varia dimensione (PMI, grandi aziende) non porti a concentrare un eccessivo potere in poche organizzazioni private. La cooperazione internazionale nella regolamentazione dell’AI è sempre più fondamentale per evitare una frammentazione normativa che potrebbe ostacolare l’innovazione.”
Non solo politici: a Londra anche Altman (padre di ChatGpt) e Musk
A parte i leader politici, sono numerose le personalità invitate al summit come tycoon innovatori, aziende leader nel settore o esperti accademici sul tema. Tra i più celebri spiccano Sam Altman, colui che viene considerato l’inventore di ChatGpt, e Elon Musk, patron di Tesla e del social X. Secondo quest’ultimo è necessario un “arbitro indipendente” per ciò che riguarda l’Intelligenza Artificiale, definita potenzialmente come una delle “più grandi minacce” verso l’umanità.