L’attuale diffusione dell’antisemitismo in tutto il mondo è motivo di crescente preoccupazione. Molte manifestazioni pro-Palestina si sono trasformate in vere e proprie manifestazioni contro gli ebrei, sono apparse svastiche in alcuni cimiteri ebraici e la stella di Davide è stata posta su alcune abitazioni di israeliani.
Dopo l’Olocausto il mondo si era ripromesso che non sarebbe più accaduto, e invece questo disgustoso fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio e questo fa paura, anzi fa terrore.
L’antisemitismo è una forma di odio e discriminazione basata sull’origine ebraica, che può manifestarsi in vari modi, dalle parole ai gesti violenti.
I rischi associati a questa diffusione sono significativi: la divisione delle comunità, la promozione dell’intolleranza, e persino il potenziale per atti di violenza contro gli ebrei, come quelli già avvenuti in Daghestan. Scendiamo nei dettagli di questo assurdo ritorno.
Come si sta concretizzando la diffusione dell’antisemitismo
Il presidente israeliano Yitzchak Herzog, in un’intervista, ha espresso profonda preoccupazione riguardo alle recenti immagini provenienti da un aeroporto nel Daghestan, una repubblica russa.
Queste immagini mostrano delinquenti islamici che minacciano gli ebrei arrivati in aereo, un fatto da lui definito “scioccante” e “estremamente preoccupante”. Chissà come sarebbe andata a finire se non fossero intervenute le autorità russe.
Herzog ha sottolineato il timore che gli ebrei in tutto il mondo siano ora a rischio. Le immagini inquietanti provenienti da diverse parti del mondo stanno alimentando il panico e dimostrano un diffuso ritorno dell’antisemitismo. Herzog ha sottolineato l’importanza di una ferma opposizione da parte di governi e società di fronte a questo aumento dell’odio e ha raccomandato di non sottovalutare tale minaccia.
Purtroppo quello del Daghestan non è un caso isolato. Sabato è stato dato alle fiamme un centro culturale ebraico nella città di Nalchik, nel Caucaso settentrionale. Il giorno prima, i manifestanti nella vicina repubblica russa di Karachay-Circassia avevano chiesto l’espulsione di tutti gli ebrei dalla regione.
Le cose non cambiano nei paesi occidentali, con manifestazioni e segnali chiari di antisemitismo. A Chicago alcuni giovani palestinesi hanno dato la caccia e picchiato gli ebrei per le strade. In un’università di New York, gli studenti ebrei si sono dovuti rifugiare in biblioteca durante una manifestazione filo-palestinese e chiudersi dentro finché la polizia non è arrivata in loro aiuto.
A Vienna c’è stato un incendio in un cimitero ebraico e sono apparse delle svastiche.
Antisemitismo diffuso anche in Francia
L’ex presidente del Consiglio di rappresentanza delle istituzioni ebraiche (CRIF), Samuel Pasquier, parla dei recenti eventi in Francia, evidenziando una serie di shock che la comunità ebraica ha vissuto.
Il primo shock è stato causato dagli attacchi atroci di Hamas in Israele il 7 ottobre. Il secondo è derivato dalla percezione di un’indifferenza in una parte della popolazione francese di fronte a tali crimini e dalla tendenza a mettere Israele e Hamas sullo stesso piano. Il terzo shock è rappresentato dall’indifferenza crescente di fronte alle dichiarazioni e alle minacce antisemite.
La comunità ebraica in Francia si sente isolata e si chiede dove siano le manifestazioni di solidarietà. Dopo l’attacco del 7 ottobre, le aggressioni e le minacce antisemite sono aumentate significativamente.
Il ministro dell’Interno ha segnalato oltre 800 incidenti, mentre il ministro della Giustizia ha menzionato più di 400 persone arrestate e alcune già condannate in tribunale. Inoltre, sono state segnalate numerosissime minacce antisemite su Internet.
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L’aumento dell’antisemitismo in Italia
“Il Centro di monitoraggio dell’antisemitismo di Milano ha registrato un significativo aumento di casi di antisemitismo in Italia. In alcuni casi, in alcuni spazi comprese le Università gli studenti israeliani cittadini ebraici si sono sentiti intimiditi“, ha ffermato Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia, ad Agorà su Rai Tre.
“Si parla di boicottare Israele, boicottare la cooperazione con la comunità artistica è sbagliato e basta. Non tutti gli artisti israeliani rappresentano necessariamente la posizione di Israele. Per noi la possibilità di continuare un dialogo in campo culturale continua ad essere molto importante“, ha poi spiegato il diplomatico.
Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, in Italia si sono registrati 42 casi di antisemitismo, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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Antisemitismo in Germania
In un video molto visto, il vicecancelliere Robert Habeck ha condannato fermamente l’antisemitismo in Germania e ha chiesto solidarietà agli ebrei. “L’antisemitismo non dovrebbe essere tollerato in nessuna forma. La portata delle manifestazioni islamiste a Berlino e in altre città della Germania è inaccettabile e necessita di una dura risposta politica”.
Habeck ha detto che anche le associazioni musulmane in Germania hanno bisogno di una risposta all’antisemitismo. Alcuni hanno chiaramente preso le distanze dalle azioni di Hamas e dall’antisemitismo. “I musulmani in Germania devono prendere chiaramente le distanze dall’antisemitismo per non mettere a repentaglio la propria pretesa di tolleranza. “Non c’è posto per l’intolleranza religiosa in Germania”.
Bruciare le bandiere israeliane è un reato, così come lodare le azioni di Hamas. “Chi è tedesco dovrà risponderne in tribunale; anche chi non è tedesco rischierà di perdere lo status di residente. Chi non ha ancora il permesso di soggiorno fornisce un motivo per essere espulso”.
Da dove nasce questo aumento dell’antisemitismo nel mondo?
La responsabilità di questo aumento dell’antisemitismo è oggetto di dibattito, con alcune critiche rivolte alla Sinistra che crea confusione nel trattare Hamas come ribelli e liberatori, invece che come un movimento terroristico.
Ci vuole chiarezza, bisogna prendere posizione e condannare apertamente l’antisemitismo. Gli ebrei stanno vivendo un terribile senso di insicurezza in tutto il mondo. Questa situazione sta mettendo a rischio la convivenza tra i popoli e quello che resta dell’umanità.
Quando la gente parla di Israele, c’è in gioco molta ignoranza e molta poca conoscenza. Si diffondono notizie false, bugie e false dichiarazioni.
Antisemitismo mascherato da antisionismo
Nessuno vuole ottenere l’appellativo disgustoso di anti-semita e così si difendono dicendo “sono antisionista, è diverso”.
Ma cosa significa? Significa essere contrari ad uno stato nazionale di Israele. E così in questo contesto Israele viene visto come uno stato nazista, colonialista, spietato. Di conseguenza, però, aumento l’odio verso gli ebrei in quanto tali.
Non esistono antisionisti che non siano antisemiti, ecco perché è una maschera che non può reggere.
L’antisemitismo è espressione di disprezzo per l’umanità e quindi mette in pericolo i principi della democrazia. Pertanto tutti sono chiamati ad agire e a contrastarlo. Nella misura in cui una società combatte l’antisemitismo, dimostra quanto chiaramente sia in grado di difendere i valori democratici nel loro insieme.
Pensare allo sterminio di massa degli ebrei da parte dei nazisti, ci aiuta a prendere coscienza di dove può portare l’odio verso le persone.
Gli attacchi antisemiti avvengono verbalmente, per iscritto, nei resoconti della stampa e nei post sui social media, nelle dichiarazioni in coda al supermercato, in foto e video e fisicamente. Qualsiasi attacco, che sia un reato o meno, è una violazione dei diritti umani. Bisogna reagire. Questo non può e non deve essere normale.