Calciomercato Juve, De Paul e Samardzic potrebbero essere i nuovi centrocampisti di Massimiliano Allegri, infatti pare che ad oggi la dirigenza bianconera si stia movendo più delle altre su di loro per andare a sostituire Paul Pogba e Nicolò Fagioli.
La squadra bianconera in campionato sta mantenendo un andamento tale da poter provare ad insinuare settimana dopo settimana le posizioni di alta classifica con i giocatori che ha a disposizione. A questi devono essere necessariamente aggiunti dunque altri due elementi per far sì che la propria rosa rimanga competitiva fino all’ultimo turno.
L’obiettivo numero uno della società e dell’allenatore è che la Juve l’anno prossimo torni a giocare la UEFA Champions League, di fronte a questo tipo di imposizione sportiva (è vitale per le casse societarie ma anche per fare mercato in entrata con più danari) il traguardo può essere raggiunto con un gruppo all’altezza per questo Giuntoli e Manna si sono già messi al lavoro.
Calciomercato Juve, De Paul e Samardzic
De Paul e Samardzic non sono due nomi buttati così in modo aleatorio ma due profili sui quali la Juventus starebbe puntando per cercare di rinforzare la mediana juventina.
Due ne mancano e due ne servono. Non devono avere per forza le stesse caratteristiche di Pogba o di Fagioli, ma come loro devono essere duttili ovvero capaci di ricoprire i diversi ruoli sulla linea di centrocampo. Ecco spiegato i motivi che indurranno gli uomini mercato Juve a muoversi per cercare di portarli sotto l’ombra della mole.
Non è detto però che alla fine la Juventus per il centrocampo punti solo su uno dei due e si metta alla ricerca di un altro tipo di giocatore poi per rafforzare anche un altro reparto. E’ probabile che il duo Giuntoli-Manna possa portare alla corte di Massimiliano Allegri un centrocampista e un attaccante.
Perché De Paul
L’argentino De Poul è un vecchio pallino dell’allenatore toscano che già ai tempi del primo ciclo bianconero sperava arrivasse alla Juve. Il giocatore che questa estate si è laureato campione del mondo con la sua nazionale in Qatar ha raggiunto un’età matura e alla soglia dei 30 anni può dare un contributo non indifferente alla causa: conosce bene il campionato italiano perché ci ha giocato con l’Udinese per 5 anni e inoltre ha tutte le caratteristiche che servono per completare la rosa bianconera.
Può giocare da trequartista e da centrocampista puro, ha capacità adattive elevate ma soprattutto grandi piedi. De Paul sarebbe l’ideale per questo si starebbe facendo di tutto per portarlo a gennaio a vestire la maglia a strisce bianconere ma di contro ci sarebbe la non intenzionalità della società madrilena a lasciarlo partire per poco o a titolo di prestito.
Considerato il rifiuto dell’Atletico a venderlo a 30 milioni, la Juventus dovrà darsi sa fare per intavolare una trattativa che potrebbe rivelarsi complicata ma non impossibile da concludere.
Perché Samardzic
Il giocatore serbo ha già perso un treno importantissimo per la sua carriera, la contorta vicenda con l’Inter l’ha costretto a tornare a giocare ad Udine, ciò nonostante quando scende in campo si vede che è una “spanna” sopra gli altri, la tecnica di base e le qualità balistiche che possiede lo pongono come uno dei giocatori più interessanti della serie A, uno dei profili su cui puntare per poter rafforzare la squadra.
La Juve ci starebbe pensando perché Samardzic può operare in diversi ruoli, da centrocampista centrale, da trequartista ma anche da laterale avanzato e da laterale a tutta fascia.
Il fatto che nell’oltre Pò ci giocano anche due suoi connazionali (Valhovic e Kostic) potrebbe favorire il suo approdo alla Vecchia Signora. Quello che però sembrerebbe un tavolo ben apparecchiato è una triste ed insolita situazione nella quale si ritrova la squadra proprietaria del suo cartellino.
La volontà della squadra friulana a lasciar partire Samardzic questa estate potrebbe dunque non manifestarsi nuovamente nella sessione invernale di mercato dal momento in cui l’Udinese non naviga in posizioni di classifica felici.
Prima di disfarsi di un giocatore delle sue qualità perché tornerebbe utile in un eventuale lotta salvezza tanto la proprietà quanto la dirigenza ci penserebbero non una, non due ma molte volte prima di accasarlo in altre parrocchie.