Due pietre d’inciampo, simboli del ricordo degli ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti, sono state vandalizzate nel quartiere di Trastevere, a Roma. La condanna del sindaco Gualtieri e i timori per un rigurgito di violenza antisemita del presidente della Comunità Ebraica di Roma Fadlun.

Pietre d’inciampo deturpate a Trastevere, il sindaco di Roma Gualtieri: “Oltraggio miserabile”

Se due indizi fanno una prova, per quanto riguarda il rischio di un rigurgito di antisemitismo in Italia e nel mondo, la situazione sembra davvero preoccupante.

Come se non bastassero le Stelle di David apparse minacciosamente sui muri di Parigi, o la preoccupazione crescente per messaggi antisemiti circolati nelle università USA, ora lo spettro di questa barbarie torna a fare capolino anche in Italia.

La guerra nella Striscia di Gaza sta, infatti, alimentando una polarizzazione sconsiderata, che porta a episodi drammatici come la bandiera strappata dalla sede Fao durante la manifestazione pro-Palestina dello scorso 28 ottobre.

Nella serata di oggi, 31 ottobre 2023, due pietre d’inciampo – piccole pietre che risaltano sul manto stradale, collocate di fronte alle abitazioni di cittadini ebrei deportati nei campi di sterminio nazisti – sono state oltraggiate nel quartiere romano di Trastevere, a via Dandolo per la precisione. Le pietre risultano annerite, forse a causa di una fiamma con cui è stato condotto l’atto vandalico, la cui dinamica è ancora da accertare.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha condannato duramente l’atto e i suoi reposnsabili.

“A Trastevere due pietre d’inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la comunità ebraica della nostra città”.

Fadlun (Comunità Ebraica di Roma): “Mi auguro non si ripeta in Italia quanto accade a Parigi”

Anche la Comunità Ebraica di Roma, attraverso il proprio presidente, Victor Fadlun, ha voluto esprimersi sull’accaduto, sottolineando il valore delle pietre d’inciampo,.

“Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo. Le pietre d’inciampo per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi“.

Fadlun ha ringraziato le istituzioni per la vicinanza ma non ha potuto fare a meno di mettere in risalto la gravità di quanto accaduto e come questa profanazione apra, secondo lui, scenari inquietanti per il presente e per il futuro.