Cade la pensione donna, il simbolo del privilegio pensionistico, si sgretola lentamente. E ora il conto è bello e servito. Opzione donna non è giunta a quel punto di svolta tanto atteso da molte lavoratrici. Ancora una volta, sono previste modifiche nei requisiti. Vediamo insieme le novità sulla pensione donna per il 2024.

Pensione donna 2024

Prima o poi doveva accadere, ma nemmeno a dirlo, il governo ha intenzione di prorogare la misura Opzione donna anche per il 2024. La brutta notizia riguarda (di nuovo) le modifiche ai requisiti.

Un progetto strano quello dell’Esecutivo: prima orientato al taglio della misura, poi contrariamente alle aspettative, decide di allungarne il requisito anagrafico e di posticiparla per il 2024.

Ora però, le lavoratrici devono maturare 61 anni di età con 35 anni di contributi prima di poter ritirarsi dal lavoro. Per poche si apre un fronte che si avvicina a casa. Tuttavia, restano i cavilli legati alla presenza delle categorie meritevoli di tutela; pertanto, la misura resta accessibile per alcune.

Di conseguenza, se slitta l’età da 60 a 61 anni, resta il criterio per le donne con figli che permette di ricevere una riduzione sul requisito anagrafico a 59 e 60 anni di età di uno o due anni per uno o più figli

Ed ecco che della pensione anticipata a 58 anni resterà solo un ricordo.

Proroga Opzione Donna 2024

Le anticipazioni dalla bozza della Legge di Bilancio indicano un cambio di direzione rispetto alle decisioni precedenti. Inizialmente, era previsto l’abbandono dell’Opzione Donna a favore di un nuovo sistema con età di pensionamento a 63 anni. Tuttavia, la bozza propone una proroga di un anno per il regime, con requisiti più stringenti. Le lavoratrici senza figli dovranno avere 61 anni, mentre quelle con figli beneficeranno di riduzioni d’età, similmente a quanto stabilito nel 2023.

Chi può andare in pensione nel 2024 con opzione donna?

Dal 1° gennaio 2024, potranno accedere alla pensione anticipata donna le lavoratrici che compiono 61 anni di età e 35 anni di contributi, entro dicembre 2023, a condizione che rientrano nelle categorie di tutela. Il requisito anagrafico resta ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due.

Quando va in pensione una donna a che età?

La regola ordinario di pensionamento porta alla pensione di vecchiaia, che permette a tutti l’accesso alla quiescenza a 67 anni di età, requisito anagrafico confermati fino al 2026. Successivamente, tale criterio sarà progressivamente incrementato in base all’aspettativa di vita. L’accesso al trattamento è condizionato dalla presenza di un’ anzianità contributiva di almeno 20 anni.

Quando si presenta la domanda di pensione opzione donna nel 2023?

Possono presentare la richiesta per l’accesso alla pensione anticipata donna con Opzione donna, le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno perfezionato i requisiti di legge, ossia 60 anni di età e 35 anni di contributi, a condizione che rientrano nelle situazioni di tutela previste dalla normativa, tra cui:

  • assistenza a familiari disabili;
  • ridotta capacità lavorativa pari o superiore al 74%;
  • licenziate da aziende in stato di crisi.

La penalizzazione di Opzione donna

La pensione donna è correlata dalla rendita calcolata integralmente con il sistema contributivo. L’INPS nel liquidare il trattamento non tiene conto della contribuzione maturata nel sistema retributivo o misto; pertanto la lavoratrice subisce una decurtazione dal 25 al 35% del totale.