Pensione a 59 anni di età: chi può farlo! Nei sogni c’è la speranza di raggiungere la pensione anticipata prima dei 67 anni di età. O meglio, nei sogni di pochi fortunati che riescono a tagliare il traguardo in largo anticipo; altri si accontentano delle indennità di prepensionamento, poiché per molti l’unica strada di pensionamento sono le regole imposte dalla Fornero. Non ci sono molte sponde per l’uscita anticipata dal lavoro per i nati nel 1964 c’è qualche possibilità. Vediamo insieme come e quando possono andare in pensione i nati nel 1964.

Pensione a 59 anni per i nati nel 1964

Nel 2024, i nati del 1964 avranno poche possibilità per ritirarsi dal lavoro prima di raggiungere il diritto alla quiescenza ordinario. Eppure, a sentire molti, nel 2024 l’accesso alla pensione potrebbe diventare più semplice, ma in verità non è così.

Il governo Meloni conduce un gioco difficile e potrebbe non riuscire fino in fondo. E non solo perché le risorse sono scarse, ma manca l’unità necessaria per compiere grandi azioni. Più che altro, è oggettivamente difficile immaginare una struttura pensionistica che si allontani dai canoni della legge Fornero. In Italia sta prendendo corpo l’idea di fissare un anello all’uscita anticipata, un tetto che conterrebbe la spesa per il lavoratore che decide di ritirarsi prima dal lavoro.

Sarebbe bello che così non fosse, ma purtroppo, la nuova Quota 103 sembra l’ennesimo slogan tirato a lucido. Per non parlare della pensione donna, Opzione donna (ancora) modifica, ma non come si aspettavano le lavoratrici. Le donne per accedere al trattamento agevolato devono rientrare nella categoria delle meritevoli di tutela, oltre a soddisfare i requisiti anagrafici e contributivi. Pertanto, la pensione Opzione donna viene riconosciuta a 61 anni e 35 anni di contributi. Le lavoratrici con figli possono anticipare l’uscita a 60 e 59 anni di età con uno o più figli.

Chi può andare in pensione a 59 anni?

Per il 2024, con il rinnovo di Quota 103, verrebbe introdotta una misura flessibile d’uscita a partire dai 62 anni di età. Questo escluderebbe i nati nel 1964, che compirebbero questa età non prima del 2026.

Ed è possibile che per il 2026 questo traguardo venga raggiunto, sopratutto considerato che si riattiva l’adeguamento all’aspettativa di vita. Pertanto, è auspicabile che per il 2026 i lavoratori potranno accedere alla pensione a 62 anni con solo 20 anni di contributi.

Attualmente, e fino al 2026, restano stabili i requisiti per la pensione di vecchiaia che portano a 67 anni di età con 20 anni di contributi. Alla luce delle disposizioni normative contenute nelle deroghe Amato, è possibile ridurre il requisito contributivo, ma non quello anagrafico. In questo articolo sono descritte le regole previste nelle deroghe. Tuttavia, anche questa non è la formula che i nati nel 1964 potrebbero utilizzare nel breve termine.

Quando andrò in pensione con 41 anni di contributi?

La legge Fornero ha inasprito i requisiti per l’accesso alla pensione; pertanto, chi matura 67 anni di età con 20 anni di contributi e rientra nelle condizioni legislative può accedere al trattamento ordinario.

La pensione a 59 anni di età non è lontana per i lavoratori precoci, che possono accedere a Quota 41, ossia con 41 anni di contributi se si soddisfano le condizioni normative.

Se il metro di misura è l’uscita anticipata a prescindere dall’età anagrafica, possono accedere alla pensione precoci i nati nel 1964. Tuttavia, è necessario vantare dodici mesi di contribuzione prima dei 19 anni di età e rientrare in una delle categorie di maggior tutela, come disoccupati, caregiver, invalidi, usuranti e gravosi.

In pensione a 59 anni per i nati 1964

Il personale impiegato nel comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico può anticipare l’uscita a 57 anni di età, ancor prima per i nati nel 1964.

Per questi comparti, la pensione di vecchiaia si raggiunge con 20 anni di contributi e un requisito anagrafico variabile in base all’ordinamento. L’importo della rendita non può superare 1,2 volte l’importo del trattamento minimo fino all’età di 65 anni

Per il personale della difesa, sicurezza e soccorso pubblico, per il biennio 2023-2024, il diritto alla quiescenza scatta in presenza di diverse condizioni, tra cui:

  • 41 anni da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età di almeno 58 anni di età da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’ottanta per cento, a condizione che essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 (attesa l’introduzione del contributivo pro rata dal 1° gennaio 2012) e in presenza di un’età anagrafica di almeno 54 anni da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025.  

In conclusione, la legge Fornero ha inasprito i requisiti di accesso alla pensione. Tuttavia, ci sono ancora comparti lavorativi in cui i nati nel 1964 possono andare in pensione a 59 anni di età o poco dopo.