La guerra tra Israele e Palestina continua, dopo una notte di relativa calma la Giordania ha chiesto agli Stati Uniti di schierare il sistema missilistico Patriot. Disordini all’aeroporto del Daghestan dove erano presenti moltissimi manifestanti filopalestinesi. In un raid notturno l’esercito israeliano ha ucciso alcuni miliziani di Hamas.

Guerra in Medio Oriente, cosa succede oggi 30 ottobre?

Almeno tre terroristi armati sono stati uccisi dalle forze israeliane durante gli scontri a Jenin, secondo quanto riportano le autorità israeliane dovrebbero essere morte altre 12 persone in alcuni raid volti a colpire obiettivi prestabiliti legati ad Hamas. Nella giornata di oggi la vicepresidente statunitense Kamala Harris ha detto che gli Usa non invieranno truppe da combattimento in Israele o a Gaza ed ha condannato Hamas:


“Una organizzazione terroristica, Hamas, ha massacrato centinaia di giovani in un concerto. Secondo stime, almeno 400 israeliani sono morti. Israele, è fuori da ogni discussione, ha il diritto di difendersi – aggiunge – ma è molto importante che non ci sia confusione tra Hamas e i palestinesi. I palestinesi meritano pari misure di sicurezza e salvezza, autodeterminazione e dignità, e siamo stati chiari sul fatto che le regole della guerra devono essere rispettate e che vi siano costanti aiuti umanitari”

Ieri la Norvegia ha condannato la risposta israeliana agli attacchi del 7 ottobre definendola sproporzionata.

Continua l’emergenza a Gaza, l’appello di Unicef: “Bambini bevono acqua di mare”

Nonostante il ritorno dell’acqua corrente di ieri a Gaza continua l’emergenza. L‘Unicef ha denunciato diversi problemi legati alla guerra, tra tutti quello che molti bambini sono costretti a bere l’acqua di mare per dissetarsi. Uno scenario catastrofico quello dipinto dal portavoce dell’organo sussidiario delle Nazioni Unite incaricato della tutela dei minori in tutto il mondo:


“Uno dei membri del nostro staff ha una bambina di quattro e una di sette anni e cerca di tenere le bambine al sicuro, di tenerle in vita ogni giorno”, ha detto. Ha raccontato che stanno bevendo solo acqua salata e sua figlia dice: “Mamma, perché non posso avere di nuovo l’acqua normale che avevamo nei giorni normali?”.

Il portavoce dell’Unicef Fricker ha detto che i rifornimenti ci sono stati ma non sono stati sufficienti e ribadisce, nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC, l’importanza di un ‘cessate il fuoco’:

“Ci sono stati rifornimenti, ma sono estremamente ridotti. Quando si vedono gli immensi bisogni sul terreno che abbiamo, ce ne vogliono molti, molti, molti di più. Quello che vediamo ogni giorno è che i bambini vengono uccisi, feriti e mutilati. E questa è la cosa più importante: proteggere le vite dei bambini e tenerli in vita”

La Siria denuncia attacchi da Israele

La Siria ha accusato Israele di aver sferrato un nuovo attacco contro due postazioni nella provincia di Deraa, nel sud del Paese e dove poco prima era partito un lancio di proiettili contro il territorio israeliano. Gli israeliani avrebbero attaccato due zona delle truppe fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad.


Secondo i media ufficiali, i missili sono stati lanciati dal Golan. L’azione aerea è avvenuta dopo che l’Idf ha rilevato “diversi lanci” dal territorio siriano, che sono atterrati all’aperto senza causare danni.