L’alleanza con Italia Viva sarà anche finita ma ciò che c’è ancora è la voglia di costituire una forza tranquilla, pragmatica e riformatrice. Usando un espressione dell’ex presidente francese Francois Mitterand, Carlo Calenda ‘presenta’ il suo progetto a margine dell’Assemblea di Azione.
Carlo Calenda e l’Assemblea di Azione
Un solo imperativo: ripartire, lasciandosi ovviamente alle spalle quanto già fatto con Italia Viva. Il Terzo Polo ingrana nuovamente la marcia con l’assemblea di oggi che vede tanti nuovi protagonisti provenienti anche da diverse aree politiche, un segnale fondamentale questo come spiega lo stesso Carlo Calenda perché l’assemblea deve essere un punto di contatto oltre che un momento di discussione di temi fondamentali per il bene del Paese. Il fondatore e segretario di Azione ha spiegato a margine dell’evento chi farà parte del “nuovo” Terzo Polo:
“Oggi riparte anche il lavoro del Terzo Polo che riparte con Elena Bonetti, Ettore Rosato e tanti altri. Infine c’è un partito che ha fatto tutti i congressi e si presenta con una classe di 900 amministratori, alcuni arrivano dal Pd ed altri da liste civiche o dal centrodestra ma questo è un posto fatto per stare insieme anche se si viene da storie politiche diverse. L’unico obiettivo oggi è chiudere la stagione del bipolarismo che ha distrutto il Paese”
Il segretario di Azione poi ‘cita’ Mitterand:
“Non è scomparsa la voglia di costruire una forza tranquilla, pragmatica e riformista“
La totale chiusura di Italia Viva
La rottura con Italia Viva si sente ancora. Calenda appare quasi infastidito a ripetere che Italia Viva ormai è qualcosa che appartiene al -seppur recente – passato. Il segretario di Azione ribadisce che i gruppi parlamentari con il partito di Renzi ormai sono sciolti e non si spreca su un possibile ‘ritorno’ dell’ex premier nel Terzo Polo:
“Renzi parte del terzo polo? Credo che questo sia già chiuso da maggio. Il terzo polo con Italia Viva non ha preso forma per scelta di Renzi. Prenderà forma con Elena Bonetti, con Ettore Rosato e con chi in Italia Viva vuole venire con noi a fare questo lavoro. Non andremo alle europee con Italia Viva, lo abbiamo detto tante volte, e ci rivolgeremo agli altri partiti che stanno nell’Alde, con Renew che è la formazione dei liberali e democratici”
La bocciatura della legge di bilancio
Il segretario di Azione boccia totalmente la legge di bilancio. Calenda si dice preoccupato principalmente per il deficit e per l’aumento di altre tasse:
“Questo non è un modo serio di preparare una legge di bilancio. Siamo molto preoccupati del deficit e preoccupati perché si taglia una tassa facendone promozione e poi si aumentano tutte le altre tasse”
Calenda poi invita a stare attenti nel modificare la Costituzione ricordando che il 63% degli italiani fatica ad arrivare a fine mese e ribadisce ulteriormente la necessità di altre riforme che potrebbero non arrivare:
“Stiamo molto attenti a mettere le mani sulla Costituzione perché in questo momento la priorità degli italiani è che il 63 per cento fatica ad arrivare a fine mese vogliamo perdere altri due anni a parlare di riforme costituzionali che non avverranno? Proviamo ad applicare la Costituzione: diritto ai salari, diritto alla sanità, diritto all’istruzione che è completamente distrutto”.
Il segretario di Azione infine annuncia alcuni degli ospiti di oggi dell’Assemblea del partito:
“Oggi qui viene la ministra Casellati, viene il ministro Nordio, viene Elly Schlein, viene il sottosegretario Mantovano e discuteremo sempre delle questioni sentendo punti di vista diversi e cercando di trovare un punto di sintesi come abbiamo fatto col salario minimo, sennò continuiamo con la politica che in trent’anni non ha fatto niente. Deve esserci un momento in cui si dice basta, fine”