A margine delle riunioni in corso a Bruxelles, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ribadito come l’Unione Europea non stia dimenticando il conflitto tra Russia e Ucraina e come questo non passi in secondo piano rispetto a quanto accade in Israele. Anzi, ha affermato che è in dirittura d’arrivo il dodicesimo pacchetto di sanzioni verso il Cremlino.
“Siamo nella fase di preparazione del dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Siamo nella fase di consultazione con i paesi membri. Stiamo guardando su come ridurre le rimanenti entrate che arrivano alla Russia, in particolare quelle legate alle esportazioni di diamanti in Europa e ai suoi partner. Questo può essere fatto in stretto contatto con i nostri partner del G7. Poi ci assicureremo che le sanzioni esistenti siano implementare correttamente.”
Guerra in Ucraina, Von der Leyen: “Aiuteremo l’Ucraina a ricostruire”
La presidente von der Leyen ha fatto riferimento, inoltre, a quanto succederà una volta conclusa la guerra in corso tra Russia e Ucraina, ribadendo il supporto dell’Unione anche per quanto riguarda la ricostruzione. L’ipotesi che sarà oggetto di valutazioni è a proposito della possibilità di usare i profitti maturati dagli asset russi congelati per mezzo delle sanzioni:
“Profitti molto sostanziosi che saranno destinati a finanziare la ricostruzione dell’Ucraina passando attraverso il bilancio Ue.”
Guerra in Ucraina, Meloni e Macron confermano il sostegno a Zelensky
Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito ai giornalisti presenti il fermo sostegno alla causa ucraina:
“Abbiamo discusso questa mattina della situazione in Ucraina, che ci ha permesso di riaffermare molto chiaramente il nostro incrollabile sostegno alla sua indipendenza, alla sua sovranità, alla sua integrità territoriale e al fatto che, qualunque sia il contesto, il nostro sostegno rimane e la nostra strategia rimane la stessa.”
Quasi identiche le parole di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiana, che sottolinea come l’instabilità in Ucraina abbia potenzialmente aperto nuovi fronti, così come è successo per Israele e Gaza.
“Abbiamo parlato di Ucraina, abbiamo confermato il nostro piano sostegno all’Ucraina, questione da non sottovalutare, particolarmente nell’attuale contesto. Quando un anno e mezzo fa la Russia invase l’Ucraina, qualcuno di noi disse al tempo che se fossero saltate le regole della pacifica convivenza, noi avremmo visto molti altri territori di crisi.”