Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi fa immediatamente pensare a Berlino il 9 luglio 2006 quando l’Italia si laurea per la quarta volta campione del mondo contro la Francia. I tifosi rossoneri ricordano con grande piacere i trionfi con la maglia del Milan così come entrambi hanno iniziato la loro avventura con il Piacenza. Tanti punti in comune di una carriera passata in eterna competizione nonostante la differenza di età, Pippo ha nove anni di più. Una rivalità sportiva che prosegue anche sulla panchina quando stasera si affronteranno per la prima volta in Serie A con Gilardino alla guida del Genoa e Inzaghi da nuovo allenatore della Salernitana.

Gilardino-Inzaghi, nemici-amici

Stasera alle 20:45 il signor Massa della sezione di Imperia fischierà l’inizio della sfida fra Genoa e Salernitana che significa l’ennesimo duello fra Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi. La sfortuna di essere due grandi attaccanti in continua competizione all’interno dello stesso spogliatoio ma capaci di gestire la loro rivalità sempre con rispetto e amicizia. Sono saliti sul tetto del mondo insieme sia con l’Italia nel 2006 a Berlino che con il Milan trionfando in Champions League e nella Coppa del mondo per club nel 2007.

Sono solo i momenti salienti delle rispettive carriere che partono però in due date diverse ma, anche in questo, nello stesso posto. Filippo Inzaghi è nato e cresciuto nel Piacenza con cui debutta tra i professionisti il 28 agosto 1991, a 18 anni, nella partita di ritorno del primo turno della Coppa Italia 1991-1992 fra gli emiliani e il Modena, gara terminata 1-1. Anche Alberto Gilardino deve la sua carriera al Piacenza con cui esordisce in Serie A grazie all’allenatore Luigi Simoni che lo fa entrare nella sfida fra i padroni di casa e il Milan del 6 gennaio 2000.

Tante analogie quindi ma anche diversi momenti di attrito figli delle scelte di Carlo Ancelotti al Milan. E’ lo stesso allenatore ad averlo raccontato più volte quando doveva scegliere fra i due attaccanti alla vigilia della finale di Champions League contro il Liverpool ad Atene. Gilardino arrivava dalla rete contro il Manchester United nella semifinale mentre Inzaghi stava attraversando un periodo negativo di forma. Tutto sembrava quindi presagire l’impiego del primo quando il tecnico ribaltò i pronostici affidandosi comunque a SuperPippo.

Mai scelta fu più azzeccata. Da brutto anatroccolo Inzaghi si è trasformato in un cigno capace di battere gli inglesi con una straordinarioa doppietta e scacciare via i fantasmi per la clamorosa sconfitta di due anni prima a Istanbul in rimonta. Un fine che giustifica i mezzi e spazza via ogni possibile polemica.

Genoa-Salernitana

Ricordi di una carriera in campo accantonati dalla realtà. Non sono più i capocannonieri del campionato ma oggi guidano Gilardino e Inzaghi tornano a sfidarsi dalla panchina a distanza di pochi mesi. Lo scorso anno infatti ci fu il primo e unico confronto quando il biellese prese in corsa il Genoa e portandolo fino in Serie A con una rimonta eccezionale. Lo scontro è datato 31 marzo quando i rossoblù batterono a Marassi la Reggina di Inzaghi grazie alla rete di Coda.

Il piemontese ha iniziato bene anche la nuova avventura nel massimo campionato ma non deve abbassare la guardia visto che la classifica è molto corta nelle zone basse. Per la partita di stasera potrà contare su un Mateo Retegui in più, l’attaccante italo argentino ha infatti recuperato dall’infortunio muscolare e partirà dal primo minuto.

Quando si cambia si dà qualche stimolo nuovo. Inzaghi ha fatto molto bene in condizioni difficili a Reggio Calabria. Già vorrà dare un’impronta chiara alla sua squadra. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare noi nella partita con la giusta calma e non la frenesia per creare i presupposti favorevoli. Ci vorrà grandissima determinazione, grandissima bravura di tutti

Filippo Inzaghi ha salutato in estate la Reggina e dopo qualche mese di stop ha accettato la proposta della Salernitana. L’esordio con il Cagliari ha mostrato ancora le difficoltà della squadra campana che è stata capace comunque di rimontare fino al 2-2 finale. Un punto che ha dato fiducia ai granata che vogliono trovare il primo successo stagionale e regalare un gioia al proprio allenatore.

Gilardino è stato uno di quei compagni di squadra e amico speciale, sono contento di quello che ha fatto, l’anno scorso è stato bravo. Il Genoa è un’ottima squadra come la siamo noi, costruita bene, con giocatori esperti, sarà un bel confronto, ma ce la possiamo giocare. Con Alberto ho un ottimo rapporto