Ci sono aggiornamenti sul caso della studentessa che sarebbe morta suicida a Lecce: la madre della ragazza, una giovane francese di 21 anni che seguiva il corso di laurea in Filosofia, ha lanciato un’importante appello al governo, alle istituzioni, alle Forze dell’ordine e a tutte le persone coinvolte in questa tragedia. La signora chiede verità. Vuole capire che cosa è successo esattamente quella sera e come mai la figlia si sarebbe tolta la vita nell’appartamento in cui alloggiava, nel quartiere universitario della città.
Studentessa suicida Lecce, la madre: “Mia figlia era felice”
Si torna oggi a parlare della studentessa che sembra essere morta suicida a Lecce: questa volta perché la mamma della ragazza, la quale si trovava in Erasmus nella città salentina, non riesce a capacitarsi di come ciò sia potuto succedere. La donna vuole capire quale sia la causa di questa tragedia. Vuole che venga fuori la verità e vuole sapere che cosa è realmente accaduto alla figlia.
Nei giorni scorsi, la madre della ragazza trovata senza vita la scorsa domenica, ha incontrato il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice. La giovane studentessa francese, di nome Julie, studiava qui. Stava seguendo il progetto Erasmus. Assieme alla donna, all’incontro con il rettore c’era anche l’altro figlio.
Come riferisce oggi il giornale Corriere delle Sera, i familiari della 21enne francese hanno detto che lei era una ragazza serena, solare e che aveva numerosi interessi. Il fratello ha affermato che la sorella “era una persona fragile”, ma questo non spiega il possibile gesto estremo. La famiglia non può e non vuole rassegnarsi.
Anche la madre ha ricordato che la ragazza era serena ed era felice di studiare nella città pugliese. Ha riferito che, non molti giorni prima della tragedia, la studentessa aveva chiesto ai familiari di andarla a trovare, invitandoli a visitare l’università che le piaceva molto.
Secondo la famiglia, la studentessa francese era brava e studiava con passione. Era anche una persona molto sensibile. La madre però sostiene che mai avrebbe pensato che potesse togliersi la vita in quel modo. Così la donna continua a chiedere la verità su ciò che è successo e continua a seguire le indagini.
Cosa c’è dietro la morte della studentessa Erasmus? L’ipotesi degli abusi
La giovane studiava Filosofia. La sua aspirazione era quella di diventare una ricercatrice. Si trovava a Lecce da settembre scorso. Stava seguendo il programma Erasmus per una convenzione tra l’università salentina e l’Ecole normale superieure che frequentava in Francia. Stando alle testimonianze dei familiari, la 21enne si trovava bene ed era contenta di studiare nella città pugliese.
Abitava in un appartamento assegnatele dall’università. Ed è proprio qui che, secondo quanto dicono gli investigatori, la ragazza si sarebbe tolta la vita impiccandosi. A trovare il suo corpo esanime era stato il coinquilino, che aveva subito avvertito le Forze dell’ordine chiamato i soccorsi. Per la giovane però ormai purtroppo non c’era più nulla da fare.
Nei giorni scorsi è stato rinvenuto un bigliettino in cui la studentessa avrebbe scritto di non riuscire più a sopportare. Ma a che cosa si fa riferimento? Su questo stanno indagando gli investigatori. Per il momento gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di un possibile abuso di cui lei sarebbe stata vittima qualche giorno prima della morte.
La 21enne infatti si era confidata con alcune amiche, raccontando loro di aver subito una violenza sessuale. Per questo è stato fermato un giovane italiano residente nel Brindisino, che al momento risulta indagato.
Egli, interrogato, avrebbe confermato di aver avuto un rapporto sessuale con lei ma avrebbe escluso totalmente la violenza. Inoltre l’avvocato del giovane ha riferito che quella sera, lui e Julie si sarebbero scattati un selfie, segno di “assoluta buona fede”.