Si è consegnato. Sè costituito prima di essere prelevato a casa. Montava da giorni, anzi da settimane, lannuncio di altri arresti nel mondo del calcio. Quando il Tg5 delle 20, domenica sera, ha rilanciato lindiscrezione, Stefano Mauri e i suoi legali hanno giocato danticipo. Alle 23 erano già in macchina e stavano lasciando Roma, in direzione Cremona. Sapevano e immaginavano cosa sarebbe successo qualche ora più tardi, meglio anticipare, evitando almeno lo choc delle manette e le sirene della Polizia. Quando gli agenti sono piombati a casa (quartiere Fleming, zona Corso Francia di Roma) per le perquisizioni e la notifica della custodia cautelare, nel cuore della notte hanno trovato solo Miriam, la fidanzata. Cè stato un contatto telefonico, hanno parlato con Mauri e con gli avvocati Matteo Melandri e Amilcare Buceti, che già lo avevano seguito nellaudizione del 13 aprile davanti a Stefano Palazzi, procuratore della Federcalcio. Erano in viaggio. Si sono dati appuntamento al casello autostradale di Cremona, dove lo aspettava una macchina di ordinanza e non una volante. Il centrocampista della Lazio ha apprezzato, così come pare sia stato apprezzato in Questura il suo atteggiamento. Stava andando a consegnarsi, avrebbe voluto essere subito ascoltato, se fosse stato possibile, dal Gip Salvini, anche allalba e senza aver letto lordinanza emessa dal pm Di Martino. Così hanno spiegato informalmente gli avvocati, che parleranno soltanto dopo linterrogatorio di garanzia. VIAGGIO – Deve essere stata una notte tremenda per Mauri, in viaggio verso il carcere e di sicuro non con la testa alle vacanze. Sabato lultimo giorno di tranquillità e di sorrisi, trascorso a San Marino, dove era stato invitato (insieme a Brocchi, Biava, Baronio e Del Nero) al matrimonio di Floccari, suo grande amico, compagno di squadra nella Lazio sino alla scorsa stagione e chissà in futuro, ma solo se Stefano riuscirà a dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Associazione a delinquere (articolo 416 del codice penale) finalizzato alla frode sportiva. Intorno alle 4 di notte Mauri è arrivato alla Questura di Cremona, gli è stata notificata lordinanza di custodia cautelare. Gli è stato offerto anche un caffè. I suoi legali lo hanno descritto sereno, tranquillo, esattamente come lhanno raccontato alla Lazio negli ultimi tempi. Era rientrato da uno strappo muscolare e cinque mesi di stop per un intervento chirurgico a fine febbraio, aveva segnato un gol decisivo nel derby con la Roma (e altri tre con Napoli, Juve e Inter) provando a centrare la qualificazione alla Champions. Al suo allenatore Reja, come alla società e allintero spogliatoio, aveva giurato la propria innocenza. Ora dovrà provare a convincere il Gip Salvini. CA DEL FERRO – Alle prime luci dellalba – erano le 6,15 – Stefano Mauri è sceso dalla macchina, ha estratto il suo borsone dal bagagliaio e si è avviato verso il cancello di Cà del Ferro, la Casa Circondariale di Cremona, dove è scattata la detenzione. Rispetto ai precedenti arresti (per esempio Doni e Gervasoni) niente isolamento. Nel pomeriggio gli avvocati Melandri e Buceti hanno avuto la possibilità di rivedere Mauri e parlarci, sono stati un paio dore insieme, hanno letto insieme lordinanza. Presto ne discuteranno con Salvini. Tecnicamente, entro cinque giorni a partire da ieri mattina, il vicecapitano della Lazio dovrà essere ascoltato. I legali sperano di ottenere già oggi linterrogatorio, altrimenti se ne parlerà tra domani e giovedì. Gli avvocati, comè ovvio, chiederanno limmediata scarcerazione. Il Gip potrà confermare la custodia cautelare di Mauri, restituirgli la libertà oppure ridurre le misure cautelari, concedendogli gli arresti domiciliari o lobbligo di firma. Se la Procura di Cremona dovesse confermare la linea dura, ai legali resterebbe la possibilità di appellarsi al Tribunale del Riesame ed entro unaltra decina di giorni verrebbe fissata una nuova udienza. Ma è ancora presto e non è possibile pronosticare gli eventi. Certo dallinterrogatorio di garanzia emergeranno indicazioni importanti, se non decisivi, sul destino del calciatore e il senso di questa storia, che rischia di stroncare la carriera di un calciatore importante (Prandelli sino allanno passato lo aveva tenuto nel giro della nazionale) e di inquinare lestate della Lazio, che sulla base della responsabilità oggettiva rischia una penalizzazione e lesclusione dalla prossima edizione dellEuropa League.
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