È successo tutto in pochissime ore: dall’offerta all’annuncio ufficiale sono passati solamente un paio di giorni. Una sorta di frullatore di emozioni che ha catapultato Gianmarco Pozzecco sulla panchina dell’Asvel Villeurbanne. Chiaramente, il coach della Nazionale ha dovuto chiedere il permesso anche a Gianni Petrucci, presidente della FIP, il quale non ha potuto far altro che acconsentire all’accordo con l’Asvel di Tony Parker.
Parole Pozzecco da neo-coach di Villeurbanne: cosa ha detto
In queste ore, Pozzecco ha quindi chiarito i motivi per cui ha deciso di tornare ad un impegno più frequente con un club di Eurolega, oltre a mantenere il suo impegno – a questo punto part time – con l’Italia:
Sono contento, devo ringraziare Petrucci che è uno dei migliori manager sportivi che abbia incontrato. E’ qualcosa che andrà a beneficio anche del mio ruolo di CT. Vivo tutto con grande pathos, arrivando dal nulla a gestire il Mondiale è stato duro. Mi giocavo tutto in pochi giorni. E’ un’opportunità che vivo con grande entusiasmo e che mi aiuterà a gestire anche l’azzurro con il Pre-olimpico. Virtus all’esordio? Il destino ha voluto che incrociassi gli italiani, domenica giochiamo con lo Strasburgo di Cancellieri e Alberani. Sarà un derby per me, ma devo focalizzarmi su altro. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare per migliorare la squadra, non ci sarà spazio per le emozioni. L’inizio è importante, sono due appuntamenti che rispetteremo.
L’impegno part-time con la Nazionale: le parole di Poz
Quindi, il Poz – ai microfoni di Sky Sport – ha anche evidenziato che il suo lavoro con l’Asvel non lo distrarrà dalla gestione della Nazionale italiana che prevedeva anche un particolare focus sui settori giovanili:
Ci sono tante tecnologie che mi permetteranno di visionare i miei ragazzi. Non è un problema essere part-time, mi spiace per le giovanili, anche se darò il mio contributo. Dopo i Mondiali ho chiesto ai giocatori di essere consapevoli di aver giocato un grande torneo. Domani lo chiederò a Pajola. E mando un abbraccio a Polonara. Quando uno decide di allenare ha due possibilità: convincere l’opinione pubblica che stai facendo bene il tuo lavoro o fregartene di quello che si dice e usare le energie per fare al meglio le tue cose. Io ho scelto la seconda