Tra le criptovalute che sin dall’inizio hanno ravvisato nel meccanismo di consenso Proof-of-Stakes una reale opportunità, c’è anche Tezos (XTZ). Il progetto ha fatto il suo debutto nel 2014, proponendosi da un lato di sfruttare il successo di Bitcoin e dall’altro di rappresentare un’alternativa di rilievo all’icona di Satoshi Nakamoto.
A distanza di quasi un decennio dal suo varo, possiamo dire che Tezos è riuscito a farsi notare, nonostante una concorrenza che con il trascorrere del tempo si è fatta sempre più decisa. Tanto da porsi come obiettivo di fondo l’attacco alla posizione detenuta da Ethereum all’interno della finanza decentralizzata.
Tezos cos’è e cosa si propone
Tezos è una blockchain progettata nel preciso intento di riuscire a supportare ed eseguire applicazioni decentralizzate e smart contract. Come si può notare, quindi, si muove nel solco di Ethereum, dalla quale, però, si distacca per alcune importanti prerogative. La prima delle quali è rappresentata dai processi di governo che avvengono al suo interno. Chi possiede XTZ, il token nativo della sua rete, è infatti abilitato a prendere parte ai processi decisionali.
Il motivo di questa decisione deriva dalla volontà di impedire che la comunità possa dividersi e magari dare vita a quegli hard fork che sono molto ricorrenti nel settore crypto. Una decisione assunta con molto acume dai due fondatori del progetto, Arthur e Kathleen Breitman. Proprio loro, nel 2014, hanno dato vita ad una Initial Coin Offering (ICO), che è stata salutata da grande successo. In appena due settimane, infatti, hanno raggranellato ben 232 milioni di euro.
La cosiddetta governance on-chain può essere considerata una realizzazione non banale degli intenti di democrazia finanziaria esplicitati da Satoshi Nakamoto nel suo ormai celebre white paper di Bitcoin. In tal modo, infatti, si incentivano i sostenitori a partecipare il più possibile, con notevoli risultati in termini di efficienza.
Proprio le votazioni intraprese con questo metodo, infatti, hanno permesso nel novembre del 2020 l’approvazione di Delphi, aggiornamento che ha permesso di ridurre per tre quarti il consumo del gas necessario per le operazioni all’interno della blockchain. Mentre nell’aprile del 2022 hanno condotto Tezos verso l’implementazione di Ithaca 2, che ha sostituito l’algoritmo di consenso di Tezos con Tenderbake, costruito sul modello di Tendermint e proveniente dal protocollo Cosmos.
Grazie al modo in cui è stato costruito, Tezos è in grado di supportare processi molto diversi tra di loro. Ad esempio, il protocollo è stato utilizzato dalla divisione cybercrime di Gendarmerie (C3N), in Svizzera, per la convalida delle spese giudiziarie collegate alla propria attività. Mentre MountX la sfrutta per la tokenizzazione di immobili in Messico.
Le prospettive di XTZ
Quali sono le prospettive future di Tezos? Al momento XTZ si trova al 57° posto nella classifica di capitalizzazione del settore. Nel corso degli ultimi due anni ha risentito non poco della gelata che ha colpito il mercato delle criptovalute, come del resto accaduto ad un gran numero di aziende che non possono contare sulla visibilità mediatica di Bitcoin o Ethereum.
Il modo in cui è stato costruito, però, gli permette di godere di una notevole reputazione. Tale da spingere attori importanti come Manchester United, Ubisoft, Redbull Racing e McLaren a stabilire rapporti di collaborazione con l’azienda. Testimoniando quindi la sua grande capacità di rispondere a esigenze della vita reale. Una caratteristica la quale lo espone meno di altre criptovalute alle tendenze del mercato.
Naturalmente, anche nel suo caso le aspettative future sono legate alla prevista esplosione dei prezzi che dovrebbe fare da corollario all’halving di Bitcoin. Molti addetti ai lavori sono molto fiduciosi in tal senso, alla luce di quanto accaduto dopo gli halving precedenti. Alcuni segnali dell’ultima settimana, in cui Tezos è cresciuto dell’11% sembrano in effetti andare nella direzione auspicata.