Bonus smart working: durante il corso della giornata di lunedì 23 ottobre 2023, alle ore 15:56, si è tenuta una riunione a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni, in cui il Consiglio dei Ministri (CdM) ha comunicato l’approvazione di due nuovi decreti legislativi di attuazione della legge n. 111 del 9 agosto 2023 attraverso la quale è stata fornita una delega al Governo ai fini della revisione del sistema tributario.

A tal proposito, con la pubblicazione del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 55 il Governo ha deciso di apportare delle modifiche in materia di riforma fiscale.

Nello specifico, ecco qui di seguito quali sono le norme fiscali che sono state approvate da parte del Consiglio dei Ministri:

  • un decreto legislativo mediante il quale sono state apportate delle modifiche per quanto riguarda lo Statuto dei diritti del contribuente;
  • un decreto legislativo mediante il quale è stata disposta la razionalizzazione e la semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari;
  • un disegno di legge mediante il quale sono state introdotte delle nuove disposizioni ai fini del riconoscimento e della promozione delle zone montane.

All’interno di questo breve articolo, nello specifico, andremo ad approfondire insieme le nuove misure relative al bonus smart working previsto per coloro che vivono e che lavorane in zone di montagna ed, in particolare, a tutte le nuove disposizioni per il riconoscimento e per la promozione delle zone montane che sono state disposte da parte della riforma fiscale.

Bonus smart working: ecco le nuove misure previste dal Governo per le zone montane

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, dietro proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo disegno di legge con il quale ha apportato delle modifiche per quanto riguarda la disciplina fiscale ed, in particolare, ha introdotto delle nuove disposizioni per il riconoscimento e per la promozione delle zone montane.

Nello specifico, ecco qui di seguito quelli che sono gli obiettivi che intendono perseguire queste nuove disposizioni che sono state approvate da parte del Governo:

  • la tutela dell’ambiente;
  • la tutela delle risorse naturali;
  • la tutela del paesaggio;
  • la tutela della salute;
  • la salvaguardia delle peculiarità territoriali;
  • la salvaguardia delle peculiarità storiche;
  • la salvaguardia delle peculiarità culturali;
  • la salvaguardia delle peculiarità linguistiche.

Per quanto riguarda strettamente le misure relative al riconoscimento e alla promozione delle zone montane, il Governo ha previsto le seguenti nuove disposizioni in merito ai servizi pubblici relativi a:

  • sanità di montagna, per cui sono state definite le modalità ai fini della valorizzazione dell’attività che viene svolta da parte dei lavoratori sanitari, in modo che questi ultimi possano essere facilitati per quanto riguarda l’accesso ai concorsi pubblici ai fini dell’assunzione presso le aziende del Servizio sanitario nazionale (SSN). Inoltre, sono stati introdotti anche dei crediti di imposta per quei soggetti che acquistano un immobile ad uso abitativo presso un Comune situato in una zona montana, accedendo un mutuo ipotecario o fondiario;
  • scuole di montagna, per cui sono state previste delle deroghe per quanto riguarda i seguenti ambiti:
    • i punteggi che vengono attribuiti di solito nei confronti di coloro che svolgono la propria attività lavorativa presso i Comuni che sono situati all’interno di una zona montana;
    • il dimensionamento delle classi e i crediti di imposta che vengono riconosciuti ai docenti in caso di stipula di contratti di locazione o in caso di acquisto di un immobile;
  • servizi di comunicazione, per cui sono stati disposti dei contratti di programma in merito alle concessioni della rete stradale nazionale e della rete ferroviaria nazionale. Questi contratti, nello specifico, prevedono degli interventi al fine di migliorare le infrastrutture e garantire, così, la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali.

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