Matteo Renzi se la prende con “il governo della famiglia che tassa la famiglia“. E l’attacco è rivolto soprattutto al vicepremier Matteo Salvini e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’ex premier torna indietro fino al Bonus Cultura, risale la corrente fino alla riforma pensionistica della ministra Fornero e attacca allora gli esponenti della Lega sui loro cavalli di battaglia in campagna elettorale. C’è spazio infine per una massiccia stoccata all’Istituto universitario europeo di Fiesole sulla questione, diventata oramai virale (per non dire stucchevole), della proposta di cambio d’intitolazione da Festa di Natale a Festa dell’inverno in nome dell’inclusività.
Il leader di Italia viva Matteo Renzi attacca: “È il governo della famiglia che tassa la famiglia”
Oggi – annuncia in mattinata sulla sua Enews – interverrò in aula al Senato, a nome del gruppo Italia Viva – Il Centro – Renew Europe. Interrogherò il ministro Giorgetti sulle assurde scelte dell’esecutivo che ha deciso di bloccare il rientro in Italia dei cervelli e ha interrotto il finanziamento della 18App.
Nelle immagini realizzate da Michele Lilla, il resoconto pomeridiano di Matteo Renzi (che di recente ha vinto un ricorso contro Travaglio).
Salvini e Giorgetti hanno detto che avrebbero bloccato gli sbarchi e invece hanno bloccato il rientro dei cervelli. Dunque hanno raddoppiato gli sbarchi e hanno cambiato la legge 2015 di Padoan per riportare i cervelli fuggiti dal nostro Paese. Però stanno tutti zitti, mentre il governo della famiglia aumenta le tasse su pannolini, assorbenti, latte in polvere,… Ma è anche il governo che doveva cambiare tutto sulle pensioni. “Finché Fornero non vi separi”, dissi io, perché la legge Giorgetti è ancor più dura di quella riforma e spero che qualcuno chieda scusa a Elsa Fornero. Giorgetti mi ha risposto che ci penserà. Vedremo…
Interpellato poi sulla vicenda della Festa d’inverno, l’ex sindaco di Firenze si scatena.
L’ex sindaco di Firenze: “L’istituto europeo ha toccato il ridicolo”
Credo che l’Istituto universitario europeo abbia toccato il ridicolo con questa storia. Se da Fiesole si affacciano, questi signori vedono chiese, cattedrali, basiliche. E poi si trovano in una realtà che è l’abbadia fiesolana. Pensare che tutta questa dimensione intoccabile, intangibile e ineliminabile diventi eliminabile cambiando il nome da Festa di Natale a Festa dell’inverno significa che in Europa stanno messi male. Chi sta a Firenze dovrebbe capire che quella città deve tutto alle proprie radici cristiane. Signori dell’Istituto universitario europeo, visto che state lì, pensate anche a imparare qualcosa, piuttosto che a insegnare soltanto.