Sei interessato a vivere una vita più lunga e sana? Ti piacerebbe vivere anche vent’anni in più? Allora devi fare tue queste 8 abitudini.
Una nuova ricerca ha identificato 8 abitudini che potrebbero estendere la tua vita addirittura di due decenni. Questi segreti della longevità includono aspetti relativi alla tua dieta, al tuo stile di vita e alle tue abitudini quotidiane. Scopri cosa puoi fare in questo articolo.
Quali sono le 8 abitudini in grado di allungare la vita anche di vent’anni
Un esame a lungo termine condotto dai veterani statunitensi dimostra che 8 abitudini possono prolungare la vita di oltre 20 anni.
In uno studio a lungo termine su 700.000 veterani statunitensi di età compresa tra 40 e 99 anni, il gruppo di ricerca guidato da Xuan-Mai Nguyen dell’Università dell’Illinois ha concluso che gli uomini di 40 anni con uno stile di vita sano vivevano in media 23,7 anni di coloro che avevano uno stile di vita molto dannoso. Per le donne, questa differenza era di 22,6 anni.
Il gruppo di ricerca ha concluso che sono otto le abitudini rilevanti per uno stile di vita sano, ovvero:
- Sii fisicamente attivo;
- Non fumare;
- Gestire bene lo stress;
- Nutrizione corretta;
- Consumare poco alcol, meglio niente;
- Dormire bene e regolarmente;
- Mantenere relazioni sociali positive (eliminando le amicizie tossiche);
- Non essere dipendente dagli antidolorifici oppioidi (come l’ossicodone);
La dipendenza dagli antidolorifici oppioidi non è un problema rilevante in Italia e in Europa, lo è invece negli USA, dove si parla di un’epidemia di oppioidi, alla quale ha contribuito anche l’industria farmaceutica.
Quali sono i fattori che possono farci vivere di meno
I maggiori fattori di rischio per una vita più breve sono risultati essere la scarsa attività fisica, la dipendenza dagli antidolorifici oppioidi e il fumo. Ciascuno di questi fattori è stato associato a un aumento del rischio di morte dal 30 al 45% durante il periodo di studio.
Una cattiva gestione dello stress, un elevato consumo di alcol, una dieta malsana e un sonno scarso, aumentano il rischio di morte di circa il 20%, mentre la mancanza di buoni contatti sociali aumenta il rischio di morte del 5%.
Gli scienziati, però, hanno fatto un’altra scoperta interessante: il passaggio a uno stile di vita sano può aumentare l’aspettativa di vita anche in età avanzata. Anche se fai solo un piccolo cambiamento a 40, 50 o 60 anni, è comunque vantaggioso.
L’analisi di Nguyen e colleghi ha considerato i dati di 719.147 veterani raccolti dal 2011 al 2019.
Lo stile di vita gioca un ruolo importante anche nel ridurre il rischio di cancro. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i fattori di rischio del cancro comprendono l’alcol, la scarsa attività fisica, una dieta non sana, l’obesità, la carne rossa e lavorata, le bevande zuccherate, il consumo di tabacco e le radiazioni ultraviolette.
Ricorda che circa il 40% di tutti i casi di cancro sono considerati prevenibili proprio attraverso uno stile di vita sano.
Anche l’ottimismo è associato ad una vita più lunga
Due studi, uno durato 10 anni e l’altro 30 anni, hanno scoperto che il “forte ottimismo” è associato a un’aspettativa di vita più lunga dell’11-15%, anche dopo aver tenuto conto di fattori come la salute e lo stato socioeconomico.
Tra i fattori psicosociali considerati potenziali determinanti della salute (ad esempio, l’integrazione sociale), l’ottimismo ha alcune delle associazioni più forti e coerenti con un’ampia gamma di risultati sanitari, tra cui un minor rischio di eventi cardiovascolari, un peggioramento della funzione polmonare e una mortalità prematura.
Le persone ottimiste tendono a godere di migliori risorse psicosociali che influenzano positivamente la loro salute e li aiutano a gestire situazioni stressanti.
Questo è importante poiché lo stress può avere effetti negativi sulla salute e sull’invecchiamento. Le persone ottimiste hanno un maggiore supporto sociale, utilizzano strategie di risoluzione dei problemi e pianificazione per mitigare i rischi per la salute e sono più abili nel regolare le proprie emozioni e comportamenti.
Ma non c’è motivo di preoccuparsi se si è naturalmente inclini al pessimismo. La ricerca dimostra che l’ottimismo può essere appreso attraverso esercizi di scrittura e strategie cognitive.