Giorgia Meloni è arrivata a Bruxelles dove oggi, giovedì 26 ottobre, è in programma l’avvio dei lavori del Consiglio Ue. La presidente del Consiglio italiana ha rilasciato qualche dichiarazione in merito a uno dei temi cardine dell’incontro, il conflitto tra Israele e Hamas.
Stiamo facendo un lavoro comune per una de-escalation, per evitare un conflitto che potrebbe avere proporzioni inimmaginabili. C’è pienezza di intenti e unità di intenti su questo. Penso che l’Ue possa giocare un ruolo importante in questa fase.
Tra le altre questioni all’ordine del giorno, oltre alla crisi a Gaza, ci sono anche la guerra in Ucraina, temi economici, a cominciare dal quadro finanziario 2021-2027 e, tra i più cari alla premier, il dossier immigrazione.
A proposito di quest’ultimo punto, Meloni si è detta “soddisfatta” della lettera di Ursula von der Leyen ai leader Ue. La presidente della Commissione aveva parlato del “rimpatrio dei migranti irregolari” come di “una sfida che dobbiamo superare insieme”. Una dimostrazione, ha sottolineato la leader di FdI, che “l’Ue intende andare avanti concretamente sull’immigrazione”.
Meloni al Consiglio Ue: “Dare più peso all’Anp”. Presente anche Zelensky: chiederà nuove sanzioni contro la Russia
Insieme al capo di governo, a rappresentare l’esecutivo italiano nella capitale belga ci sarà anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il titolare della Farnesina incontrerà il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bruxelles.
In merito agli atti terroristici di Hamas, Meloni ha una soluzione per contrastare l’organizzazione paramilitare palestinese.
Credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare concretezza e tempistica alla questione palestinese. Dare maggiore peso all’Autorità nazionale palestinese: questo è un ruolo che l’Europa può giocare.
Durante il Consiglio Ue la premier, come anticipato ieri in Parlamento nella risoluzione della maggioranza approvata dalle Camere, si appellerà all’Europa per appianare le divisioni. Nel ribadire la condanna di Hamas, tornerà a chiedere un rilascio immediato degli ostaggi e la necessità di raggiungere una “soluzione strutturale” alle ostilità.
Il tutto tenendo bene a mente la situazione in Ucraina: in rappresentanza di Kiev ci sarà Volodymyr Zelensky in persona. Il leader ucraino chiederà ulteriori sanzioni contro Mosca.
Il presidente del Consiglio Michel: “Dimostrare che l’Europa è unita”
Un messaggio affine a quello di Giorgia Meloni sull’invito alla compattezza dell’Unione è arrivato dal presidente del Consiglio Charles Michel.
Abbiamo un importante Consiglio in tempi difficili. Dobbiamo dimostrare ancora una volta che l’Unione europea è unita nella difesa dei nostri principi, i nostri valori. Per questo sosteniamo Israele e il suo diritto a difendersi, in linea con il diritto internazionale e umanitario. Condanniamo Hamas e il suo attacco terroristico e discuteremo come assicurare l’accesso umanitario e garantire la protezione dei civili dappertutto.
I leader dei Ventisette verso la richiesta di pause umanitarie per i civili a Gaza
Secondo i primi aggiornamenti provenienti dal vertice europeo, i leader dei Ventisette sarebbero orientati verso la richiesta di pause umanitarie per i civili a Gaza. Lo si legge nell’ultima bozza della conclusione del vertice Ue.
Il Consiglio europeo esprime la massima preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi e le pause umanitarie.