I Subsonica ritornano a distanza di 3 anni dall’album “Mentale Strumentale” con il singolo “Pugno di sabbia”.
Non sei riuscito a bissare Microchip Emozionale cantavano i Subsonica nel brano “Benzina Ogoshi” del 2011 e la band anziché ricalcare un precedente album del passato, ha sempre preferito sperimentare nuove sonorità: dal rock, all’elettronica, al dub fino al pop e anche questa volta ha superato sé stessa.
I Subsonica ritornano con “Pugno di sabbia”: il videoclip
Il videoclip è stato diretto da Ivan Cazzola, già noto per aver lavorato con i Linea 77 nella canzone “Il veleno”.
Il brano della durata di 3 minuti e 35 secondi è un crossover di diversi generi musicali: un mix di musica black, distorsioni rock, elettronica e la voce graffiante di Samuel Umberto Romano.
In merito alla canzone, il gruppo racconta:
Un “Pugno di sabbia” è quello che simbolicamente ci resta in mano quando, ancorati ad un passato che non passa, cerchiamo di combatterne ombre e fantasmi senza mai cambiare percezione e prospettive. Rimanendo intrappolati. Nella canzone si fa anche riferimento al milione di ragazzi nati e cresciuti nel nostro Paese da genitori stranieri – cosiddetti di seconda generazione – che non hanno diritto di cittadinanza in Italia e di conseguenza in Europa. Giovani senza legami con i Paesi d’origine familiare, che si sentono pienamente italiani per lingua, cultura e appartenenza, ma contemporaneamente non riconosciuti, rifiutati.
I Subsonica hanno inoltre annunciato un nuovo tour che toccherà diverse aree dell’Italia tra cui Mantova, Milano, Conegliano, Roma, Casalecchio di Reno, Firenze e infine la loro città natale, Torino.
“Pugno di sabbia” – Il testo
Di seguito il testo ufficiale:
- Non è la nuova tempesta
o il caldo che scioglie i ghiacciai
della prima volta sbagliata
con lui che non capirà mai - Non è nel tempo che scivola al bar
e l’ansia sottile che non svanirà
nemmeno al rave questa sera
felpa, cappuccio e bufera
In un passato che non passa mai
in un passato che non passa mai
non sono i cani di razza
che urlano in piazza gridando che
qui c’è un passato che non passa mai
ed un futuro che non troverai
non è quel pugno di sabbia
pieno di rabbia, pieno di te
di libertà che non - Pelle color della sera
afro italiana 2G
senza una patria d’origine ormai
nata e cresciuta qui dove potrai
essere per sempre straniera
volare in una voliera - In un passato che non passa mai
in un passato che non passa mai
non sono i cani di razza
che urlano in piazza
gridando che
qui c’è un passato che non passa mai
ed un futuro che non troverai
non è quel pugno di sabbia
pieno di rabbia, pieno di te - Non è il passato che non passa mai
non è il futuro che non troverai
non sono i cani di razza
che urlano in piazza contro di te
qui c’è un passato che non passa mai
ed un futuro che non troverai
di libertà capovolta
colpo alla volta, colpo anche a te
non è il passato che