Il cinema a volte riesce a sintetizzare in un un gesto un’intera filosofia di vita. Chi non ricorda la celebre frase del colonnello Kilgore alle foci del fiume Mekong “mi piace l’odore del napalm la mattina”? Certo un po’ intensa come affermazione, soprattutto se dobbiamo accostarla alle sensazioni che si provano davanti a un piatto. Abbandoniamo Hollywood e atterriamo in Europa dove, invece, la dolce Amelie ci ricordava, nel suo favoloso mondo incantato, quanto fosse unica la sensazione di frantumare con la punta del cucchiaino la superficie della creme brulée. Affermazione che sicuramente ci è più consona parlando di cucina. E, appunto, introduciamo la ricetta di questo intramontabile dolce. 

Entriamo quindi nell’intricato e nobile mondo della pasticceria francese: un universo algoritmico di chimica precisione che ha portato questo settore delle cucina ai vertici dell’immaginario mondiale. Certo la creme brulée è un dolce semplice da fare, non richiede le intricate elaborazioni delle preparazioni dell’alta pasticceria parigina. E’ una crema morbida, quasi setosa, che presenta una superficie caramellata e un gusto avvolgente e indimenticabile. Inoltre, e in molti gioiranno, accanto alla versione tradizionale, ne esiste anche una al cioccolato. 


Che differenza c’è tra crème brulée e crema catalana?

Come farebbe Mosè separiamo però le acque, non per creare confini ma per dare ad ognuno la sua giusta collocazione. Creme brulée e crema catalana sono la stessa cosa? No. La prima, ovvero la francesissima creme brulée viene preparata cuocendola in forno a bagnomaria. La più schietta crema catalana prende la sua dimensione a contatto diretto con il fuoco. Un’altra curiosità: in passato i francesi chiamavano creme anglaise (crema inglese) questa preparazione: forse i pasticceri d’oltralpe l’hanno copiata da qualche ricettario della regina per trasformarla in qualcosa di autoctono.

Ingredienti e passaggi

Abbiamo già anticipato che la creme brulée, nonostante appartenga alla ricca e complessa famiglia delle preparazioni dolciarie francesi, è semplice da realizzare anche in casa. Gli ingredienti sono tutt’altro che difficili da reperire e da trattare. Scopriamo cosa ci serve per preparare 6 cocotte da 150 ml:

  • 500 g panna fresca liquida 
  • 125 g latte 
  • 8 tuorli 
  • 130 g zucchero 
  • 1 baccello di vaniglia 
  • zucchero

Iniziamo la preparazione della creme brulée versando latte e panna nello stesso pentolino. A questi aggiungiamo la bacca di vaniglia per insaporirli. Accendiamo una fiamma delicata e portiamo a bollore questi due ingredienti fondamentali. 

Approfittiamo di questo tempo per separare i tuorli dall’albume, versarli in una ciotola assieme allo zucchero e, utilizzando una frusta, amalgamando gli ingredienti delicatamente. E’ importante evitare di renderli spumosi, quindi mescolate senza violenza. 

Latte e panna saranno arrivati a bollore: utilizzando una pinzetta da cucina prendete il baccello di vaniglia e toglietelo da questo composto che, sempre con dolcezza, inizierete a versare a filo nella ciotola dei tuorli e zucchero. Mescolate in continuazione per far amalgamare il tutto. L’obiettivo è creare un composto omogeneo. Non preoccupatevi se l’aspetto di questo composto sarà molto liquido: è così che deve essere. 

Ultimi passaggi e la creme brulée è pronta

Siamo arrivati quasi alla fine della ricetta tradizionale per creare in casa la creme brulée. A questo punto prendiamo le cocotte e posizioniamole dentro una teglia da forno dal bordo alto. Versiamo il composto della creme brulèe nelle cocotte filtrandolo con un colino per trattenere eventuali grumi. Una volta finita questa operazione versate abbastanza acqua nella teglia fino ad arrivare a un terzo dell’altezza delle cocotte. 

Infornate in forno già caldo a 140° e lasciate cuocere per 70 minuti. A quel punto la creme brulée avrà un aspetto dorato e compatto. Sarà arrivato il momento di sfornarle e lasciarle raffreddare a temperatura ambiente per poi metterle in frigo. Prima di servire spolverizzate completamente la superficie di zucchero e quindi, utilizzando un cannello, bruciatelo fino ad ottenere l’inconfondibile crosticina caramellizzata. Quando non c’erano i cannelli le creme brulèe venivano rimesse in forno sotto la funzione grill per qualche minuto. 

Se invece preferite un dolce al cucchiaio di tradizione nostrana, ecco per voi la ricetta del biancomangiare siciliano: non vi deluderà.