Oggi 26 ottobre 2023 la Turchia ha bombardato diverse basi del Pkk nella zona a nord dell’Iraq: durante gli attacchi sono morti dieci uomini che appartenevano al Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
La Turchia bombarda le basi militari del Pkk nel nord dell’Iraq
La Turchia oggi ha colpito alcune basi appartenenti al Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan: i bombardamenti hanno interessato la zona a nord dell’Iraq. Le esplosioni si sono verificate soprattutto vicino alle città di Erbil e Dohuk. La notizia dell’attacco è stata diffusa da un comunicato ufficiale del governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno.
Non tarda ad arrivare la contro risposta di Ankara: il ministero della Difesa della Turchia ha dichiarato di aver colpito con dei bombardamenti 19 obiettivi del Pkk – considerato un partito di matrice terroristica dalla nazione – distruggendo le basi e i depositi delle armi e delle munizioni. Durante le azioni militari sarebbero morti almeno dieci uomini appartenenti al Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Il numero delle vittime è ancora in aggiornamento.
L’ultimo attacco in Turchia rivendicato dal Pkk
La situazione tra Turchia e Kurdistan continua ad essere oggetto di tensioni: lo scorso 1 ottobre ad Ankara si è verificato un attentato che è stato rivendicato subito dal Pkk. L’esplosione è avvenuta nel centro della capitale, nella zona limitrofa alla Grande Assemblea Nazionale e al ministero dell’Interno. La scelta del giorno dell’attacco non è stata frutto di un caso: il Pkk ha deciso di colpire Ankara nel momento in cui il Parlamento turco avrebbe riaperto le sue attività dopo la pausa estiva.
Due kamikaze all’interno di un furgone si sono diretti verso il Direttorato generale della Sicurezza del ministero degli Affari interni e proprio lì hanno fatto esplodere una bomba. Uno dei due uomini è morto facendosi esplodere, l’altro invece è stato ucciso dalle forze di polizia. Durante l’attacco sono rimasti feriti un paio di agenti turchi.
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan ha rivendicato immediatamente l’attentato con un comunicato pubblicato da Anf, l’agenzia di notizie vicina al Pkk. La dichiarazione riportava che si sarebbe trattato di:
“Un avvertimento contro il massacro e le pressioni fasciste sul popolo del Kurdistan. Se il regime fascista dell’Akp – il partito di governo del presidente turco Recep Tayyip Erdogan – continuerà a commettere questi crimini, le azioni legittime della giustizia rivoluzionaria continueranno”.