Negli ultimi anni, la difficoltà economica ha messo a dura prova le famiglie italiane. Il 2023 ha visto un deciso calo nella natalità, legato strettamente alle sfide economiche che le famiglie devono affrontare. Per rispondere a questa crisi, il governo ha introdotto diverse misure, come il patto anti-inflazione, per alleviare la pressione finanziaria sulle famiglie. Tuttavia c’è un altro elemento da considerare: il quoziente familiare. Quest’ultimo è una componente fondamentale perché permette alle famiglie numerose di pagare meno tasse.

Cos’è il quoziente familiare

Al centro dell’attenzione nel dibattito sulla riforma fiscale è il concetto di “quoziente familiare”. Ma cos’è e come potrebbe influenzare le tasse delle famiglie italiane?

Il quoziente familiare è un metodo di calcolo fiscale basato sul reddito totale di una famiglia, diviso per il numero dei suoi membri. Questo approccio considera solo il reddito e non il patrimonio, differenziandosi quindi dall’ISEE.

Come funziona il quoziente familiare

Il quoziente familiare si propone di rendere più equa la tassazione, tenendo conto sia del reddito totale della famiglia sia del numero dei suoi membri. Il reddito complessivo viene diviso per un coefficiente che riflette la composizione della famiglia. Ecco alcuni esempi dei coefficienti proposti:

  • 1 per single e vedovi con figli a carico.
  • 2 per coppie sposate o conviventi.
  • 0,5 per il primo e il secondo figlio.

E così via.

La somma ottenuta rappresenta la base imponibile su cui applicare le aliquote Irpef, che viene poi moltiplicata per il numero totale dei membri della famiglia.

Il modello francese come ispirazione

Il sistema del quoziente familiare non è nuovo, essendo già stato adottato con successo in Francia. In Italia, è stato proposto diverse volte come soluzione per correggere le disparità dell’attuale sistema Irpef.

Nel modello francese, il reddito imponibile viene diviso in base al numero di persone nella famiglia. A ogni individuo viene assegnata una quota specifica, e dal reddito totale viene dedotta una percentuale forfettaria (ad esempio, il 10%).

L’idea di base è semplice: favorire le famiglie con più figli, offrendo un incentivo fiscale alla natalità. Una famiglia con un reddito totale di 30.000 euro e due figli, ad esempio, dovrebbe avere un onere fiscale inferiore rispetto a una famiglia con lo stesso reddito ma tre figli.

I vantaggi del quoziente familiare

L’introduzione del quoziente familiare può portare a diversi benefici:

  • Tassazione più equa: le aliquote sarebbero più basse e le famiglie con più figli pagherebbero tasse proporzionalmente inferiori.
  • Stimolo alla natalità: le famiglie potrebbero essere incentivate a avere più figli se ciò comportasse un onere fiscale ridotto.
  • Equilibrio fiscale: collegando l’imposizione alla capacità contributiva effettiva del nucleo familiare, si potrebbe creare più equilibrio perfetto nel sistema fiscale.

Come si calcola il quoziente familiare

Il calcolo del quoziente familiare inizia determinando il reddito totale di una famiglia. Questo reddito viene poi diviso per un coefficiente, basato sul numero dei membri della famiglia, tenendo conto di una scala di equivalenza. Ecco un elenco dei coefficienti:

  • Single e vedovi/e con figli a carico: 1
  • Coppie sposate o conviventi: 2
  • Primi due figli: 0,5 ciascuno
  • Ogni figlio successivo: 1
  • Genitori soli con figli a carico: 0,5
  • Terzo figlio in poi o figli disabili: fino a 4

Come detto, una volta determinato il quoziente familiare, esso viene utilizzato come base per calcolare le aliquote fiscali.

Quali sono gli svantaggi

Oltre ai pro, possono esserci anche dei contro in merito al quoziente familiare.

L’introduzione di questo sistema può infatti comportare una perdita di entrate per lo Stato. Inoltre, non considerando altri fattori come il patrimonio immobiliare, il sistema potrebbe favorire famiglie benestanti, che hanno un patrimonio più ricco in proporzione al reddito.

Infine, le persone single o le famiglie più piccole (e non sempre per loro volere) potrebbero finire per pagare tasse superiori.

Conclusioni

Il quoziente familiare offre un modo innovativo per calcolare le tasse in base alla composizione familiare. Tuttavia, presenta sia pro che contro. Mentre può offrire vantaggi significativi alle famiglie numerose, potrebbe anche comportare svantaggi per le famiglie con redditi più bassi o per i single.

Sebbene il quoziente familiare possa sembrare una soluzione ideale, la sua implementazione richiede una revisione accurata. Trasferire un sistema fiscale da un Paese all’altro non è semplice. Ogni nazione ha servizi e strutture unici, e un modello potrebbe non adattarsi perfettamente in un altro contesto.

Inoltre, l’articolo 53 della Costituzione italiana impone criteri di progressività nel sistema fiscale, il che potrebbe presentare ulteriori criticità nella realizzazione di questo nuovo sistema.