Il rapper di Milano Shiva è al centro delle cronache negli ultimi tempi per una sparatoria in cui è rimasto coinvolto e che lo ha portato a essere arrestato, ecco chi è e come è diventato un fenomeno musicale a poco più di 20 anni.
Chi è il rapper Shiva? Vita e carriera di Andrea Arrigoni
Musica e pallottole, un binomio che sembra indissolubile nelle carriere della musica da strada per eccellenza, il rap, anche nelle sue più recenti derivazioni come la trap.
Shiva, rapper milanese di grandissimo successo, è diventato un nuovo simbolo di questo stile di vita quando, lo scorso luglio, rimase coinvolto in una sparatoria tra gang davanti allo studio della sua etichetta discografica, la ‘Milano Ovest’. Sparatoria per la quale il musicista è stato ora arrestato con l’accusa di tentato omicidio, solo pochi giorni dopo aver annunciato su Instagram la nascita di suo figlio.
Ma chi è Shiva, nome d’arte di Andrea Arrigoni?
Il rapper è diventato un punto di riferimento del rap italiano in età giovanissima. È nato, infatti, a Legnano, il 27 agosto del 1999 ma ha mostrato un talento evidente fin dalla prima adolescenza. A quanti artisti, infatti, può esser capitato di aver realizzato il proprio primo pezzo di un certo livello a soli 16 anni? Si tratta di Cotard Delusion, brano che esce nel 2014 nel quale Shiva fonde le sue passioni dell’epoca, dalla street art al rap fino al punk.
Il 2014 è l’anno in cui il ragazzo dimostra di avere le idee chiare circa il proprio futuro, dedicandosi alla produzione del suo primo album indipendente, l’EP La Via del Guerriero. Ma la svolta arriva l’anno successivo quando, dopo aver vinto un importante contest di freestyle – una gara di improvvisazione rap – viene messo sotto contratto dalla casa discografica Honiro Label, che gli produce il suo primo album ufficiale, intitolato Tempo Anima.
A settembre di quell’anno, Shiva collabora all’album del rapper Mostro Ogni Maledetto Giorno, per il brano Amore Sporco che prepara la strada al suo secondo album, Solo, del 2018. Qui la maturità acquisita – nonostante all’epoca abbia solo 19 anni – si fa sentire, anche nella capacità di costruire una serie di relazioni che portano alla partecipazione nel disco dei colleghi Nerone, Mostro e Giaime.
La seconda, fondamentale svolta nella sua vita professionale arriva con la separazione dalla Honiro Label per diventare indipendente. Una strada che lo vede abbracciare totalmente la trap e che lo consacra nel panorama italiano di questo genere musicale.
Nel giro di pochi mesi, tra il 2018 e il 2019, pubblica brani come Santana, Mon Fre e Bossoli, questi ultimi due certificati dischi di platino, oltre a collaborare con big del calibro di Pyrex (per il brano Non Sto Più in Zona), Sfera Ebbasta (Soldi in Nero) e gli Eiffel 65 (Auto Blu, poi remixato da Gabry Ponte).
È, dunque, il momento giusto per dare una decisiva accelerazione alla sua incessante produzione musicale. Così, nel giro di tre anni, dal 2021 al 2023, pubblica ben tre album:
- Dolce Vita (2021)
- Milano Demons (2022)
- Santana Season (2023)
Cosa è successo a Shiva?
Una carriera lanciatissima che, adesso, dovrà fare i conti con lo stop forzato del carcere e le sue ripercussioni successive.
Tutto è iniziato lo scorso 11 luglio, quando, nel pressi della casa discografica del rapper, la ‘Milano Ovest’, due gang si sono scontrate per motivi ignoti. Un confronto nel quale rimasero feriti due ragazzi.
Inizialmente Shiva sembrava estraneo ai fatti, fino all’arresto di questa mattina con l’accusa di esser stato lui a sparare ai due giovani.